Gazzetta del Sud
PALERMO- La giunta regionale ha deliberato, venerdì scorso, il contratto e i relativi stipendi a cinque nuovi dirigenti esterni che percepiranno circa 205 mila euro lordi l'anno (25 mila in più rispetto ai colleghi anziani, compreso premio di rendimento) mentre ad altri tre sarà assegnato un compenso di 250 mila euro, oltre al premio di rendimento. L'assessore alla Presidenza con delega al personale, Giovanni Ilardaha fatto mettere a verbale la sua «profonda contrarietà» ; gli assessori Antonello Antinoro e Pippo Gianni, entrambi Udc, non hanno partecipato alla riunione. I dirigenti esterni interessati dal provvedimento sono Robert Leonardi, Rossana Interlandi, Nicola Vernuccio, Gian Maria Sparma, e Cosimo Goia. È stato confermato il vecchio contratto da 295 mila euro (compreso premio di rendimento) a Patrizia Monterosso, Romeo Palma, e Maurizio Guizzardi.
Un provvedimento che ha scatenato reazioni fuori e dentro la maggioranza.
Antonello Cracolici, capogruppo del Pd ha infatti fatto notare che «nella finanziaria 2007 un nostro emendamento aveva abolito gli "stipendi d'oro" per i manager : su nostra proposta era stata inserita, infatti, una norma che fissava in 250 mila euro il tetto massimo per le retribuzioni dei dirigenti esterni. Il governo ha il dovere di attenersi».
Ma è anche il Pdl a insorgere e lo fa con alcuni deputati, primo fra tutti il capogruppo Innocenzo Leontini: «Mentre il Parlamento, per ridurre i costi della politica, ha di fatto azzerato le indennità degli amministratori locali, assumendosi le responsabilità politiche, il presidente Lombardo, contravvenendo a una soltanto declarata austerità, ha elevato oltre misura i compensi ai dirigenti generali esterni». Leontini, e con lui i colleghi di partito Caputo, Limoli, Mancuso, Corona preannunciano una mozione, sottolineando che mentre si chiedono sacrifici ai siciliani si assiste a scelte politiche, del presidente della Regione, che sanno di casta e allontanano ancor più la gente dalla politica».
Marco Falcone, sempre del Pdl, solidarizza con l'assessore Ilarda e chiede di rimediare all'anomalia, bloccando gli aumenti e affidando responsabilità di direzione agli otto dirigenti parcheggiati: «Il Parlamento e la gente si aspettano che si ponga fine agli sperperi e si ottimizzi anche la macchina burocratica ed amministrativa della Regione, valorizzando quelle risorse umane e professionali che invece, pur percependo cospicui compensi, vengono tenuti "parcheggiati" in attesa di affidare loro quelle mansioni per le quali vengono retribuiti».
La replica è del coordinamento regionale del Movimento per le Autonomie: «Si sono sprecate inesattezze e imprecisioni come sempre capita a chi non sa di cosa parla. E' il caso della nota del Pdl, in tutto o in parte rappresentato, visto che a varare i contratti secondo le norme di legge è stata la giunta regionale nella sua collegialità, ivi compresi gli assessori del partito di riferimento del coordinamento che ha sottoscritto questa lezione di etica sul contenimento della spesa pubblica . Se però sono almeno in parte comprensibili astio e risentimento per la forte azione di rinnovamento avviato nei vertici della macchina burocratica dal presidente Lombardo che ha intaccato antichi privilegi e fruttuose rendite di posizione, è invece intollerabile ricorrere alla falsità e alla evidente pretestuosità invocando un inesistente superamento dei limiti delle retribuzioni. E' infatti ovvio e naturale che la giunta nella sua collegialità nello stabilire i compensi si sia agganciata a quanto previsto dai contratti dei dirigenti, al lordo delle ritenute di legge. Che di fatto significa decurtare di oltre la metà i compensi di cui, com'è noto, il 30 % sono agganciati alla premialità per i risultati che gli stessi dirigenti conseguiranno. Dunque, rispetto della legge, trasparenza ed efficienza hanno ispirato anche queste azione della giunta guidata dal presidente Lombardo: la stessa impostazione che ha riguardato la sanità, i rifiuti, le politiche per l'energia, la formazione professionale che ha fatto apprezzare l'operato del governo regionale che cresce nel gradimento dei siciliani».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/13/2009
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