Lipari- Lo hanno rivenuto con un cappio al collo alle 21,00 dello scorso 18 marzo i Carabinieri in un rudere della panoramica zona di San Nicola. Ed era già in avanzato stato di decomposizione. Da allora, dopo i primi rilievi, il cadavere rimasto senza identità di un uomo, presumibilmente di mezza età e probabilmente suicida, è stato depositato, in attesa di disposizioni della Procura di Barcellona, nella piccola camera mortuaria del cimitero di Lipari. A “ricordare” che c’è un morto senza nome nella cella frigorifera ci hanno pensato i vermi : da qualche giorno fuoriescono, in qualche modo, all’esterno della cella e hanno fatto letteralmente scappare fuori dalla camera mortuaria il custode Giuseppe Licari, il quale temendo di correre dei rischi a livello igienico sanitario ha lanciato l’allarme. “ Noi quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto”, taglia corto, l’assessore al ramo Giulio China. “Abbiamo scritto- fa osservare- sia alla Procura che all’Asl 5 chiedendo i necessari interventi e dando anche la disponibilità a tumulare il cadavere. Ma ancora non è stata fatta neanche l’autopsia”. Urgono soluzioni, insomma. La scoperta del cadavere, due mesi fa, è stata puramente casuale, ed è avvenuta grazie all'olfatto del cane di un residente nelle vicinanze del rudere che continuando ad abbaiare nelle vicinanze della vecchia abitazione, ha richiamato l'attenzione del suo padrone fino alla macabra scoperta. Tra gli effetti personali dell’uomo che, secondo indiscrezioni, indossava un capotto nero, è stato anche rinvenuto un dizionario di traduzione dall'inglese all'italiano. Elemento che, nei primi momenti, ha portato gli inquirenti a ritenere che si trattasse di un cittadino del regno unito. Poi, il nulla.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/15/2009
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