Bilancio provinciale a fine settimana

Bilancio provinciale a fine settimana Gazzetta del Sud Messina- L'assessore provinciale al Bilancio, Antonino Terranova, cerca di essere rassicurante: «Il Bilancio 2009 è quasi pronto, all'esame del presidente Ricevuto. Tra sabato e domenica incontreremo i capigruppo e martedì prossimo potrà essere approvato dalla Giunta per poi essere incardinato in Consiglio entro la fine del mese. Certo, qualche ritardo c'è, ma è anche vero che lo abbiamo preparato con grande cura. Con la massima attenzione, ad esempio, alle piccole e medie imprese, all'area dello stretto, al piano strategico». Il clima politico, però, resta rovente. E non potrebbe essere diversamente, e ben al di là dell'ovvia dialettica tra maggioranza e opposizione. Perché a questo punto i 10 giorni rimasti sino alla fine del mese – termine ultimo per i bilanci degli Enti locali – non basteranno nemmeno a completare tre dei quattro passaggi obbligati: dopo l'okey della Giunta, infatti, di giorni per il documento ce ne vorranno un minimo di 7 nel Collegio dei revisori dei conti e di 5 nella commissione consiliare. Figurarsi per la chiusura del cerchio, quel dibattito d'Aula che con gli emendamenti e il voto, concretizza il momento più alto delle prerogative, d'indirizzo e di controllo, del Consiglio provinciale. Ma Terranova getta ancora acqua sul fuoco: «Domani mi confronterò con la commissione sul Consuntivo 2008, da cui ricaviamo l'avanzo di oltre 13 milioni, 4 dei quali vincolati, e che sono un elemento importanti per valutare il Previsionale. Quanto ai termini, tutti gli enti locali sono in ritardo. Anche se avremo una diffida, tutto si risolverà incardinandolo in Consiglio». Si vedrà. Intanto, in relazione alla "spada di damocle" che secondo alcuni pendeva sulle Elezioni 2008 e la vittoria di Ricevuto a seguito del ricorso del candidato di Forza Nuova, Carmelo Campochiaro, si registra la rinuncia dello stesso: «Dopo un'attenta e approfondita riflessione – scrive – comprendendo le pregiudizievoli conseguenze che deriverebbero dall'eventuale annullamento delle elezioni provinciali, ho ritenuto di dover rinunciare al ricorso presentato nel luglio 2008. Sono convinto che, a volte le ragioni dei singoli, legittime e sacrosante, debbano recedere rispetto all'interesse pubblico-collettivo».(a.t.)

, a cura di Peppe Paino