Udc fuori dalla stanza dei bottoni con rabbia

Udc fuori dalla stanza dei bottoni con rabbia Gazzetta del Sud Palermo- Lo sospettavano, lo intuivano, ne erano convinti. Ma ritrovarsi fuori dal Governo siciliano che solo un anno e mezzo fa era saldamente in mano al loro leader, il mai dimenticato Totò Cuffaro, beh, gli è bruciato tanto, tanto. «Proviamo un sentimento di amarezza. Siamo dispiaciuti -ha sostenuto il segretario regionale Saverio Romano, lo stesso che qualche settimana fa aveva confessato pubblicamente di essersi pentito di aver candidato il leader dell'Mpa a Palazzo d'Orleans- per una persona, Raffaele Lombardo, con la quale abbiamo condiviso un lungo percorso politico, che adesso ha perso la lucidità, in preda alla confusione». Romano ha raccontato di avere proposto fino a pochi giorni fa a Lombardo di rinviare a dopo le elezioni la verifica sulla coalizione di governo o, in subordine di dare vita a un governo di soli tecnici, ma nessuna delle proposte dell'Udc, ha riferito, è stata accolta dal presidente della Regione. «Il disegno di Lombardo è dannoso per la Sicilia. Il suo è un centrodestra rabberciato e rattrappito. Non è nè un governo di alto, nè di basso profilo, è un governo di nessun profilo. E a nostro avviso si tratta di un'avventura», ha concluso il segretario regionale centrista. E ai giornalisti che chiedevano se il partito reclama il voto anticipato, ha risposto: «Abbiamo sempre detto che non vogliamo le elezioni anticipate, perchè sappiamo quanto danno faccia l'immobilismo. Però se ci rendiamo conto che il presidente della Regione non è in grado di dare un governo ai siciliani è meglio tornare rapidissimamente alle urne». «Quello costituito dal presidente Lombardo non è un governo che trova legittimazione da un voto popolare, ma semplicemente una ragnatela tessuta con spirito cinico», ha affermati Rudy Maira, capogruppo Udc all'Assemblea regionale siciliana. «Questo groviglio che caratterizza il gabinetto Lombardo – ha aggiunto Maira – rischia di diventare una trappola per chi ne fa parte, e produce una paralisi pericolosa per le istituzioni regionali».

, a cura di Peppe Paino