Sub colto da embolia salvato a Lipari

Sub colto da embolia salvato a Lipari Lipari- Salvato, grazie alla Camera iperbarica dell’ospedale di Lipari dalla sicura paralisi agli arti inferiori, un turista romano, colto da embolia midollare. Si tratta del primo grave caso stagionale. L.G. 40 anni si è immerso nei giorni scorsi nei pressi del canale tra Lipari e Vulcano, ad una profondità di 50 metri. Alla fine dell’immersione il sub è però risalito in superficie velocemente senza rispettare le tappe della decompressione. Fortunatamente ad attenderlo su un grosso gommone c’era un amico medico che accortosi dei primi sintomi l’ha subito trasferito al porto di Marina corta per il trasferimento attraverso un’ambulanza del 118 al Pronto soccorso. L.G. , sotto la supervisione dei medici Tina Walliser e Maria Grazia Aloe e del tecnico Nuccio Saltalamacchia, è stato sottoposto a diversi trattamenti per sei ore recuperando quasi totalmente la funzionalità delle gambe. Ciò è stato possibile grazie alla tempestività del soccorso. Anche quest’anno occorre predicare prudenza. Anche in superficie il subacqueo deve considerarsi ancora in fase di decompressione perché il suo organismo sta liberando azoto in eccesso. Mal di testa, estrema stanchezza, pruriti, formicolii che vanno e vengono debbono essere considerati un allarme di incidente decompressivo del quale il subacqueo non è e non può essere in grado di valutarne l'entità. In questi casi l’unica cosa da fare è recarsi con urgenza al primo centro specializzato. In quello di Lipari, la cui efficienza e importanza è riconosciuta a livello regionale, però, si lavora ad organico ridotto. Le unità dovrebbero essere cinque ed invece sono tre. Per l’estate, come al solito degli straordinari, non è un dato di fatto confortante.

, a cura di Peppe Paino