Lipari, posta " ritardataria"

Lipari, posta " ritardataria" Lipari- I quotidiani disservizi del servizio recapito di Poste Italiane da più di un mese stanno creando non pochi disagi anche nell'arcipelago eoliano. Mancano i portalettere e gli utenti rischiano grosso: soprattutto coloro che non avendo autorizzato addebiti in conto, ricorrono per il pagamento dei vari beni o servizi richiesti, ai vecchi e comunque sempre cari, bollettini. Che, chiaramente, arrivando a destinazione oltre la prevista data di scadenza per il saldo, espongono non di rado, l'incolpevole utente anche al pagamento degli interessi di mora. Le proteste si sprecano, anche per certe situazioni a dir poco paradossali, lamentate nella fattispecie dal sindaco Mariano Bruno, negli ultimi tempi tempestato dalle richieste di intervento dei suoi amministrati. In una nota inviata al Ministero delle Comunicazioni e all'Amministratore delegato di Poste Italiane, oltre che alle direzioni regionali ha fatto presente " come appare oltremodo inconcepibile che, a fronte della carenza di risorse, personale eoliano venga utilizzato in altre sedi, molto distanti dall'arcipelago, mentre lo stesso anche per le specifiche conoscenze del territorio potrebbe viceversa trovare utile impiego nel proprio territorio". E' il caso, clamoroso, ad esempio, di una madre di famiglia "spedita", addirittura, in provincia di Palermo, ( fatto questo segnalato anche a Milazzo dove una portalettere ivi residente è stata spediuta a Termini Imerese). Nell'isola di Lipari l'attuale organico dei portalettere, dopo un'ulteriore riduzione di personale è composto da sette unità, ma da sole quattro, se non tre, in servizio che devono servire le frazioni di Canneto, Acquacalda, Quattropani e Pianoconte tra non indifferenti aggravi operativi. A Panarea e Filicudi non è stato sostituito il personale andato in pensione, Stromboli manca di una portalettere fisso, con cambiamenti frequenti degli attuali trimestrali e anche nelle restanti isole tutto è caratterizzato dalla precarietà. " Occorrono urgenti e adeguate soluzioni anche per la stagione estiva" ha scritto il primo cittadino al Ministero e alle direzioni centrale e regionali, ricordando le aperture bisettimanali ( come a Ginostra) o trisettimanali della scorsa estate, evidenziando tra l'altro, che " il perdurare di tale stato di cose porrà il Comune di Lipari in forte contrapposizione per la violazione di diritti irrinunciabili".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/8/2007

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