Dal nostro corrispondente
Michele Merenda
SALINA – Nella tarda mattinata di ieri, Antonello Randazzo, un pescatore di Malfa, si è incatenato per protesta al cancello della Capitaneria di Porto di S. Marina Salina. Randazzo aveva richiesto al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il nulla osta per il trasferimento del sistema di “ferrettara” dall’imbarcazione Caleca, di sua proprietà, ad un nuovo battello denominato Stella di Salina, abilitato alla pesca costiera locale. “Il Ministero mi ha fatto avere una risposta – ha dichiarato Randazzo – e dal documento si evince che è stato ritenuto ragionevole aderire alla mia richiesta. Ho speso migliaia di euro nell’acquisto della nuova barca. Mi aspettavo, com’era giusto, le relative autorizzazioni da parte della Capitaneria di Salina. Ma dalla settimana scorsa continuano a rinviare, mi dicono sempre di passare il giorno successivo. Oggi ho deciso di dire basta e sono ricorso a questo gesto estremo di protesta». A quanto pare, il passaggio non avrebbe variato il numero complessivo di imbarcazioni autorizzate a pescare col sistema “ferrettara”. Dal canto loro, gli esponenti della Capitaneria, nella persona del Comandante Brancato, hanno cercato di parlare con Randazzo, spiegando che non è mai stata intenzione di nessuno penalizzare la sua attività di pesca e chiarendo le motivazioni per cui ancora non era stata data la tanto attesa autorizzazione. Pur evidenziando che i procedimenti burocratici avevano dei tempi legali e che quindi quel contrattempo non dipendeva dagli uffici di Salina, veniva anche sottolineato che la licenza di pesca non era minimamente compromessa. Sono giunti sul posto anche i Carabinieri e dopo aver parlato bonariamente col pescatore, quest’ultimo si è liberato e la situazione si è calmata.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/12/2009
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