Primo anno Ricevuto, bocciatura senza appello

Primo anno Ricevuto, bocciatura senza appello Gazzetta del Sud Tito Cavaleri Quasi un anno di promesse disattese. Il Pd non riesce a intravedere alcun segnale positivo, sempreché ve ne siano. E lancia la sua invettiva sul primo anno di gestione Ricevuto. Un anno nero, secondo gli esponenti dell'opposizione che non risparmiano nessun componente della Giunta di centrodestra. Una disamina puntuale tracciata dal segretario provinciale del Partito Pippo Rao e dai consiglieri che lo affiancano nelle battaglie d'aula, come Peppe Grioli (segretario cittadino), Biagio Gugliotta, Francesco Italiano e Giacinto Barbera. «Nell'ultimo anno – esordisce Rao – abbiamo assistito al blocco totale dell'ente. È necessaria un'ammissione di responsabilità da parte non solo del presidente Ricevuto, ma di tutta la coalizione di maggioranza». E in effetti il numero uno di Palazzo dei leoni, giusto un paio di giorni fa in Consiglio, aveva ammesso il fallimento della compagine di governo, promettendo quanto prima una rivoluzione del modus operandi. Intervento criticato da destra e sinistra: un exploit, è stato commentato, tragicomico. «Non ci si può presentare, come ha fatto Ricevuto, e parlare come se l'ultimo anno non fosse mai esistito – prosegue l'affondo di Rao – né può essere ammissibile, come sta tentando di fare il centrodestra, scaricare le responsabilità sull'apparato burocratico. Non è stato presentato un solo atto che possa dare risposte alle mille istanze che arrivano dal territorio: edilizia scolastica, manutenzione strade, trasporti, sono tutti settori che nel bilancio non trovano voce. Per l'alluvione dello scorso dicembre nella zona tirrenica – ricorda ancora Rao – erano stati quantificati 40 milioni di danni; il presidente della Regione Lombardo aveva assicurato un intervento per 5 milioni; abbiamo assistito ad una parata di politici; ma nel bilancio è stato destinato solo un milione di euro. Per non parlare della sceneggiata sulla vertenza Rfi, con la complicità del ministro Matteoli. E invece di dare risposte, il centrodestra ci propina un vergognoso litigio tra comari. Il Pd – conclude il segretario – metterà alla prova Ricevuto, presentando al bilancio una serie di emendamenti per affrontare i problemi veri della gente e che riguarderanno edilizia scolastica, manutenzione stradale, consorzi fidi, aiuti alle piccole e medie imprese. E vedremo se davvero questa amministrazione provinciale vuol voltare pagina». Infine, rivolgendosi ai giornalisti, sottolinea con tono di sfida: «Voi siete i primi testimoni di ciò che è stato fatto e non fatto. Noi non riusciamo a notare nulla di buono». Un vuoto desolante rispetto ai propositi di sviluppo contenuti nel programma elettorale, come ribadisce anche Grioli, frastornato dalle ultime dichiarazioni di Ricevuto: «È lui – afferma Grioli – ad aver detto due giorni fa ai messinesi: abbiamo scherzato. E invece di fare proposte serie e portare in assemblea nei tempi stabiliti i progetti, il bilancio, il Piano triennale opere pubbliche, in perfetto stile berlusconiano, dice che vanno cambiate pure le regole del Consiglio perché in queste condizioni la Giunta non può più lavorare. Siamo senza parole. Ma se non è troppo – conclude Grioli – chiediamo ad amministrazione e maggioranza uno sforzo di serietà». Tocca poi a Gugliotta che parla di problema essenzialmente politico, nonostante una maggioranza bulgara del centrodestra che riesce talvolta ad andare persino in minoranza. Infine la carrellata sui problemi di sempre, a cominciare dall'aeroporto dello Stretto per finire al nodo degli Ato. E i guai della nostra provincia purtroppo non finiscono qui.

, a cura di Peppe Paino