Gazzetta del Sud
PALERMO- Sempre più dura l'opposizione dell'Udc al Governo Lombardo. «La nomina di Lino Leanza alla carica di assessore in sostituzione dell'on. Sorbello - ha dichiarato Rudy Maira nel motivare il comportamento in aula dei deputati del suo gruppo - chiude ogni possibilità di trattativa per il recupero dell'Udc nella maggioranza». Per cui, dopo quasi quattro ore di acceso dibattito, intermezzate da una prima sospensione per la mancanza del numero legale e una seconda per riunire la conferenza dei capigruppo, il disegno di legge per gli aiuti alle imprese, di cui nel frattempo sono stati approvati altri sette articoli, ha subito un nuovo stop. Se ne riparlerà lunedì 20 luglio.
A provocare la prima sospensione, ovviamente, la richiesta di verifica del numero legale da parte dell'Udc. Mentre il "là" per la seconda sospensione dei lavori è venuto dal presidente della commissione Attività produttive Salvino Caputo che, nel ribadire di essere un sostenitore del governo in carica, ha chiesto il rinvio dell'intero provvedimento, presentato dal governo il 7 luglio dell'anno scorso, presso le commissioni di merito per la sua rivalutazione. In favore della richiesta di Caputo sono intervenuti gli onorevoli Salvatore Cordaro (Udc), Santi Formica (Pdl), Fabio Mancuso (Pdl), Pippo Gianni (Udc) e Marco Forzese (Udc). Contro hanno parlato l'on. Cateno De Luca del Mpa e gli assessori Lino Leanza e Michele Cimino. Per un rinvio della seduta, invece, sono intervenuti gli onorevoli Cracolici e Rinaldi del Pd. Alla fine i capigruppo hanno stabilito di non rinviare il disegno di legge in commissione ma di riprenderne l'esame a partire dal 20 luglio.
L'assessore Michele Cimino, ha giudicato «assurdo il rinvio perché si sta discutendo un disegno di legge sui regimi di aiuto alle imprese, unico strumento per attivare i fondi europei, che è in attesa d'essere esaminato dal 7 luglio dello scorso anno». «Dalla seduta odierna emerge chiaramente che il governo Lombardo non si regge su una maggioranza. Ogni tentativo maldestro di far apparire che dopo l'assegnazione delle deleghe per il governo sarebbero state tutte rose e fiori si è rivelato un bluff in parlamento e un inganno per i Siciliani. Una volta c'era la storiella di chi remava contro, ora invece vediamo un team che è costretto a tirare in remi in barca dopo un solo giorno di navigazione col serio rischio di affondare», hanno, a loro vota commentato gli onorevoli Rudy Maira, capogruppo Udc, e i deputati centristi Toto Cordaro, Pippo Gianni, Pio Lo Giudice, Antonello Antinoro, Marco Forzese, Nino Dina, Toto Cascio e Fausto Fagone, a margine dei lavori d'Aula. «L'Udc - ha precisato Maira - lavorerà per migliorare il testo della legge sugli aiuti alle imprese. Lo faremo con nostri emendamenti nelle prossime sedute d'Aula, anche in ragione delle nuove disposizioni sui regimi di aiuto introdotti dal Consiglio dei ministri recentemente. i». «I nodi - ha commentato a sua volta il capogruppo del Pd Antonello Cracolici - sono venuti al pettine. Alla prima uscita della giunta al completo a Sala d'Ercole è emerso un dato inconfutabile: il governo non ha una maggioranza». «Di fronte a quello che sta accadendo in aula - ha aggiunto Cracolici - il governo non può far finta di nulla, ha il dovere di confrontarsi con la sua pseudo-maggioranza e indicare chiaramente cosa intende fare. Quel che è certo è che la Sicilia aspetta questa legge, e non si può permettere che imprese e lavoratori paghino il prezzo delle divisioni all'interno di un centrodestra che dimostra, stasera in maniera davvero clamorosa, di non essere in grado di governare».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/8/2009
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