Sono scesi dal traghetto alle 21.07 dopo un’attesa nel bacino portuale di Napoli di oltre un’ora, per aspettare che si liberasse l’ormeggio e dopo oltre 13 ore di navigazione. I passeggeri imbarcatisi tra Milazzo e le Eolie, sulla nave “Isola di Stromboli” hanno vivacemente protestato per un viaggio davvero tropo lungo e scomodo. La nave infatti,è entrata in linea in sostituzione della tradizionale “Laurana”, ai cantieri per le annuali revisioni, ma di veloce non ha assolutamente nulla. Lo dimostra l’orario di arrivo a Napoli, ovvero dopo ben 13 ore dall’imbarco a Milazzo e dopo poco meno di 12 ore da quello effettuato a Lipari. Oltretutto il viaggio in un mezzo senza cabine, e dotato solo di poltrone, neppure reclinabili è stato davvero scomodo. Una traversata nella quale si perde un’intera giornata, perchè si parte alle 8.00 del mattino e si giugne a destinazione solo in tarda serata. Ma le proteste non si fermano certo al solo utilizzo della nave “Isola di Stromboli”. Mentre , infatti, sono rientrate, quelle inerenti l’aumento dei prezzi per il viaggio, solo perché le agenzie hanno , successivamente, rimborsato i soldi, equiparando i prezzi a quelli applicati sulla nave tradizionale, non si spengono, invece, le polemiche per la decisione di annullare gli scali di Ginostra e Filicudi. Ma immediata è stata la reazione del sindaco di Lipari, Mariano Bruno, che ha inviato una nota al Ministro dei Trasporti, all’assessore regionale ai Trasporti ed alle società Siremar e Tirrenia. “Protestiamo vibratamente per il servizio di linea C 1 Milazzo Isole Eolie-Napoli e viceversa - ha evidenziato il primo cittadino - che vede impegnato sulla linea la nave Isola di Stromboli con itinerari orari che di fatto sopprimono gli scali di Ginostra e Filicudi ed evitano la coincidenza con l’isola di Alicudi, così come avveniva in precedenza. Tale servizio – ha proseguito - mortifica la popolazione eoliana e la clientela turistica che si vede privata di collegamenti essenziali per lo sviluppo socio-economico di queste isole. Voglia il signor Ministro prontamente intervenire - ha dunque concluso il sindaco- al fine di ripristinare l’essenziale servizio in considerazione delle somme che, comunque, lo Stato investe per assicurare a tutti i cittadini, dimoranti anche nelle predette località, il sacrosanto diritto alla mobilità.
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 1/5/2007
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