CIMITERO DI CANNETO di Marina Centorino

CIMITERO DI CANNETO di Marina Centorino “L’estate sta finendo…” cominciava così una vecchia canzone che ogni anno si riconferma il tormentone di fine stagione, dato che a breve bisognerà strappar via dal calendario il mese d’agosto e tra rientri in città, ferie godute e zaini in spalla per studenti, saluteremo, ancora una volta, l’estate! E’ giusto interrogarsi sull’andamento di questo periodo alle Eolie, esprimere opinioni in merito e confrontarsi, poiché questa calda stagione “dovrebbe” essere il motore della realtà locale, ma è anche vero che il sole ed il mare non devono far “dimenticare” questioni che, a mio avviso, vengono trascurate, situazioni con le quali, in particolare i residenti, convivono per l’intero anno. Vorrei porre l’attenzione sulle attuali condizioni del cimitero di Canneto. Tantissima gente, tra cui la sottoscritta, si reca spesso nel suddetto luogo, che attualmente potrebbe essere facilmente confuso con una discarica. Per abitudine, oltre che a sostare accanto alle tombe dei familiari defunti, percorro tutto il campo santo e, fra tristezza e rassegnazione, mi soffermo dinnanzi alle foto delle tante care persone che hanno arricchito la frazione in cui abito: gli affettuosi anziani che hanno chiacchierato lungo il muretto della Marina Garibaldi, rallegrando la piazza con saluti, sorrisi e le storie del passato; i ragazzi che nel fiore della giovinezza sono stati strappati alle famiglie, agli amici, alla possibilità di diventare adulti e protagonisti, oggi, come noi, di una realtà alla quale, forse, manca il loro prezioso contributo. E poi, ancora, è commovente percorrere le aree nelle quali posano le spoglie di chi è scomparso in tenera età e di chi, ignoto, senza volto e senza nome, è stato pur sempre “Cannetaro”. Così, durante il mio giro, l’attenzione è stata rapita diverse volte dalla vista di uno spettacolo disgustoso, mi illudevo che prima o poi si ponesse fine allo scempio, purtroppo non è stato così. Certamente, Foscolo viveva in un’altra epoca, non avrebbe mai potuto immaginare che nel cimitero di Canneto “i sepolcri” si trovassero non solo “All'ombra de' cipressi…” bensì incorniciati da un’enorme discarica nella quale è possibile trovare di tutto: divani, sedie, poltrone, materassi, elettrodomestici, cartoni, legname, insomma, una vera e propria montagna di spazzatura nella quale covano insetti, oltre che l’odore terribile e la sporcizia in generale, che rendono ben lontana l’idea di pulizia, ma che suscitano solo ribrezzo e tanta, tanta vergogna! Il malcontento è reso manifesto dai residenti e dai numerosi compaesani in vacanza che, recandosi al cimitero per deporre un fiore sulle tombe dei propri cari, lamentano lo stato di degrado e l’abbandono di un luogo che meriterebbe, semplicemente, maggiore cura. Non voglio sollevare polemiche, ma partire da un’osservazione collettiva che spero susciti l’interesse degli organi preposti alla risoluzione del problema esposto, poiché non si tratta solo di una questione di decoro ed ordine ma anche, e soprattutto, di igiene. Insomma, prevenire è sempre meglio che curare! Si parla di tanti problemi da risolvere, di PRIORITA’… ma da qualche parte bisogna pur cominciare! Forse è bene pensare prima ai “vivi” piuttosto che ai “morti”? Mi chiedo: in quei “morti” non c’è una parte di noi che è ancora viva? Non ci sono pezzi di storia, ricordi, affetti? Per me il tutto si traduce in una GRAVE MANCANZA DI RISPETTO non solo verso coloro che ci hanno preceduto e che amavano fortemente Canneto, ma verso noi stessi, che ai nostri cari defunti non abbiamo saputo garantire di meglio per “l’eterno riposo”. Mi auguro che non si sottovaluti la questione, probabilmente a qualcuno potrà sembrare banale, non di primaria importanza, forse perché i “diretti interessati” non sono nelle condizioni di poter dire cosa pensano in merito ma che, ancora in vita, come ben ricordo, lamentavano già lo stato di abbandono del cimitero. Spero che in tempi brevi si proceda alla rimozione del materiale sopraccitato, comprendo perfettamente che le problematiche sono tante e ciascuna merita un’adeguata e celere risoluzione, perciò confido nella comprensione degli organi competenti, affinché nel cimitero di Canneto ci siano ordine, pulizia e, soprattutto, rispetto. Marina Centorrino

, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata

Data notizia: 8/29/2009

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