Attraversato a nuoto il canale tra Lipari e Salina

Michele Merenda SALINA Sergio Marchi, 63 anni, è il primo ad aver ufficialmente attraversato a nuoto il canale che separa Lipari da Salina. Non risulta infatti altra richiesta di autorizzazione presso la Capitaneria di porto prima d’oggi. Ieri, partendo alle ore 17 da “Punta Legno Nero” ad Acquacalda, più precisamente dallo scoglio conosciuto dai locali con la denominazione “Il Carabiniere”, è arrivato dopo 1 ora e 50 a Lingua, frazione del comune di S. Marina Salina. La traversata è stata particolarmente difficoltosa, perché a metà del canale Marchi si è imbattuto in una corrente che lo ha costretto a dover deviare il percorso, allungando così i tempi previsti. Il nostro non è certo nuovo a queste imprese, in quanto l’anno scorso ha attraversato lo Stretto di Messina in 53 minuti. Nato nel piccolo paese di Raiano (L’Aquila), Marchi ha lavorato e vissuto per molto tempo a Torino, facendo per 40 anni l’architetto. Adesso, è prossimo alla pensione. Questa passione per il nuoto è nata in tarda età, nonostante gli sia sempre piaciuto nuotare. Ad un certo punto della sua vita Marchi ha avuto un grave problema alla spalla destra che ne stava compromettendo seriamente i movimenti. Neanche i medici sembravano moto fiduciosi, finché l’architetto non ha pensato, di sua iniziativa, di mettersi a nuotare in piscina. Non solo Marchi ha riacquistato pienamente l’uso della parte destra del dorso, ma ha anche scoperto di essere diventato bravo a nuotare. E così, la simbiosi con l’acqua era diventata tale che quello sport, ben presto, divenne ragione di vita. «È la prima volta che vedo questo mare – ci ha detto l’architetto Marchi, una volta giunto a Salina –. Mi sono guardato intorno e devo dire che sembra di vivere in un paradiso terrestre. Nonostante la stanchezza e le difficoltà, ogni volta che sono immerso nel mare sento quanto sia vicino Dio. Si provano delle sensazioni incredibili, che ti fanno capire quanto sia grande il nostro Creatore». (nella foto: Sergio Marchi appena arrivato a Lingua)

, a cura di Peppe Paino