Così Leoluca Orlando, portavoce di Italia dei Valori, sulla sentenza di oggi.
"Credo che per un ovvio rispetto dell'etica e delle Istituzioni, Cuffaro non avrebbe dovuto candidarsi, per quelle frequentazioni che ha ammesso e al di là della valenza giudiziaria delle stesse; avrebbe così evitato alla Sicilia e ai siciliani l'ennesimo danno d'immagine." "È triste - conclude Orlando - vedere oggi alcuni chiederne le dimissioni dopo averne condiviso il sistema di potere, beneficiando della sua subcultura di governo e favoritismo."
“La condanna è grave e Cuffaro ha il dovere di riflettere profondamente. Alla luce di questa condanna appare evidente che sia arrivato il tempo di svincolare le sorti del governo della Sicilia da quelle della sua vicenda processuale”. Lo dice Antonello Cracolici, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, a proposito della sentenza nei confronti del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro.
Prendiamo atto del fatto che neanche davanti ad una sentenza così dura che prevede l'interdizione dai pubblici uffici, Salvatore Cuffaro ha la sensibilità istituzionale di dimettersi." Fabio Giambrone, senatore di Italia dei Valori, responsabile del partito per la Sicilia e componente della Commissione Antimafia commenta così l'annuncio di Cuffaro che "ha sfrontatamente annunciato che da domani tornerà al lavoro."
"Un lavoro - conclude Giambrone - di cui purtroppo fanno le spese tutti i siciliani."
Maurizio Ballistreri, deputato regionale socialista e capogruppo UpS all’Assemblea Regionale Siciliana ha dichiarato: “Adesso il governo Cuffaro e la Casa delle Libertà, rispetto all’incapacità di governare la Sicilia, non hanno più l’alibi della spada di Damocle giudiziaria”.
"La sentenza non aggiunge nulla alla nostra valutazione.I fatti noti erano ufficienti alla politica per chiedere le dimissioni di Cuffaro - dice il deputato regionale
FRANCO CANTAFIA - Per questo, già lunedì prossimo, Sinistra Democratica, chiederà a tutti i deputati del centrosinistra all'Ars di firmare una mozione
finalizzata alle dimissioni immediate del presidente della Regione".
“È inaccettabile che un presidente della Regione condannato a cinque anni e interdetto dai pubblici uffici pensi di restare al suo posto. Nessuno, da oggi in poi, potrà più raccontare la favola di ‘Cuffaro innocente’, e nessun siciliano potrà accettare l’idea di essere rappresentato da un presidente condannato a cinque anni”. Lo dice Tonino Russo, vicesegretario regionale del Partito Democratico in Sicilia.
Le dichiarazioni meno amichevoli arrivano proprio da ex amici: «Non è certamente - dice Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale - la buona notizia che la Sicilia attendeva e di cui aveva bisogno. Io personalmente speravo in un risultato di netta estraneità del presidente della Regione». E Stefania Prestigiacomo, anche lei FI: «Sollievo per Cuffaro, ma ora Forza Italia ponga l’esigenza di cambiamento e discontinuità».
“Questa sentenza – aggiunge - dimostra che avevamo ragione, alla vigilia delle ultime elezioni regionali, a chiedere che il centrodestra non candidasse un uomo con un pesantissimo carico giudiziario sulle spalle. In questo anno e mezzo abbiamo avuto modo di constatare quanto la vicenda processuale di Cuffaro abbia inciso negativamente sul governo della regione e sull’attività del parlamento regionale. E questa situazione, se Cuffaro rimarrà in carica, si potrà solo aggravare”.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/18/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!