L'assessore Leanza " punito" con il Grespino

L'assessore Leanza " punito" con il Grespino Lipari- Un fascio di " Grespino " in dono, ma per protesta, all'assessore regionale ai beni culturali e ambientali , Lino Leanza. Questa la provocatoria iniziativa promossa da un comitato spontaneo di cittadini, guidato da Bartolo Bonfante, che chiede alle istituzioni maggiore attenzione e cura per i siti archeologici delle Eolie. Ormai è storia di ogni anno. Con l'arrivo della primavera, la rigogliosa vegetazione spontanea invade i parchi del centro storico di Lipari e i siti delle isole ricadenti nella sua giurisdizione comunale. Presente ovunque il Grespino, ormai pianta simbolo dell'incuria ma tutt'altro che da buttar via. In latino è la "Sonchus oleraceus", e in dialetto eoliano , invece, è la comunissima " Cardedda". Alcune informazioni in proposito non guastano. Basta sapere che può raggiungere anche il metro e mezzo d'altezza ma anche che in erboristeria veniva usata come astringente e antiscorbutica. Cruda, è ritenuta utile, soprattutto nei periodi di allattamento ed è adatta anche per un'ottima insalata. Le foglie, inoltre, sono ottime mangiate lesse, insieme alle altre erbe di campo. Una pianta nobile, dunque, ma che non può trovar posto in luoghi di particolare pregio e prossimamente meta di tanti turisti. Un esempio? A Lipari, nel centralissimo viale mons. Bernardino Re è stata realizzata, su progetto della Soprintendenza, una vistosa tensostruttura per proteggere i resti delle piscine romane di acqua termale. Ma quella copertura , paradossalmente, funge indirettamente da " serra" per la produzione spontanea di " Cardeddi", ironicamente contrassegnati con il "marchio" Doa ( denominazione d'origine archeologica) da madre natura. A quando, insomma, gli interventi per riportare il decoro nei siti del sito patrimonio dell'umanità?

a cura di Peppe Paino