Riceviamo e pubblichiamo:
Palermo, venerdì 23 ottobre - Al via il corso di formazione professionale destinato a “Conciliatori di controversie societarie, bancarie e di intermediazione finanziaria”, promosso da Unioncamere Sicilia. L’obiettivo dell’iniziativa, presentata oggi a Palermo, è quello di formare la figura del manager dei conflitti, un professionista in grado di assistere le parti guidandole verso la risoluzione della lite. Alla fine del corso (40 ore in tutto), sarà rilasciato un attestato che permetterà ai partecipanti di poter chiedere l’iscrizione agli organismi di conciliazione accreditati presso il Ministero della Giustizia. Le lezioni, che iniziano oggi pomeriggio e che si terranno a Palermo fino al 27 novembre, saranno tenute dai professionisti di JAMS-ADR Center, società romana leader nella risoluzione delle controversie e accreditata dal ministero della giustizia come ente abilitato a tenere corsi di formazione specialistica sulla conciliazione. «Quella del conciliatore è la figura professionale del futuro. E possiamo dire che fa già parte del presente», dichiara il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace. Che aggiunge: «I tempi della giustizia ordinaria, infatti, sono troppo lunghi. E questo può rappresentare un danno per le imprese che si perdono nelle aule dei tribunali prima di poter vedere conclusa una causa». Ecco perché negli ultimi dieci anni c’è stato un vero e proprio boom delle conciliazioni. Basti pensare nei primi sei mesi del 2009 le mediazioni gestite presso le nove camere di commercio della Sicilia hanno sfiorato quota 1.400, una cifra che si avvicina di molto a quella riferita all’intero 2008 (quasi 1.650). Non solo. In media la durata di una conciliazione si aggira intorno ai 64 giorni, confermando i tempi contenuti della procedura conciliativa rispetto a quelli della giustizia ordinaria. «Si tratta di uno strumento destinato ad essere utilizzato sempre di più», dice Leonardo D’Urso, amministratore delegato di JAMS-ADR Center. «Anche il legislatore ne ha riconosciuto la validità così come si evince dal decreto legislativo che si appresta ad essere approvato e che attua la delega contenuta nella riforma del processo civile». «Le Camere di commercio, in quanto enti super partes», aggiunge Pace, «rappresentano la sede naturale per la gestione delle conciliazioni». A livello provinciale, in Sicilia nel primo semestre 2009 la Camera di commercio di Messina è in testa con 328 conciliazioni, di cui 233 concluse (vedi tabella). Seguono Palermo (82 risolte su 297) e, a breve distanza, Catania (46 su 287). Complessivamente, tra gennaio e giugno, gli sportelli camerali siciliani hanno gestito 1.399 conciliazioni. Di queste, 608 sono state risolte. Così come nel resto d’Italia, a dare un contributo decisivo a questa forma extragiudiziale di risoluzione delle controversie è il settore delle telecomunicazione e, in particolare, i disguidi tra aziende e consumatori.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/23/2009
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