PALERMO – Valorizzare gli interventi di demolizione e ricostruzione a discapito dei semplici ampliamenti per garantire la riqualificazione del patrimonio edilizio siciliano, escludere dalla possibilità di accesso alla legge gli immobili che eventualmente sorgano nelle zone ad alto rischio (R3 ed R4) o ad alta pericolosità idrogeologica (P3 e P4) secondo le prescrizioni dei Piani di Assetto Idrogeologico e che si trovino nei centri storici perimetrati come zona A del piano regolatore comunale, valorizzare le aree destinate a verde urbano. Sono le tre principali modifiche al ddl “piano casa” che il governo della Regione ha deciso di proporre alla Commissione territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana dopo una accurata riflessione durata alcune settimane. L’Assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati ha formalizzato in commissione i nuovi emendamenti migliorativi del suo stesso disegno di legge approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 18 agosto scorso. Gli emendamenti modificano la norma nella direzione concordata con l’intera Giunta di Governo e dopo aver ascoltato pareri ed opinioni provenienti sia dal mondo dei costruttori che da quello degli ambientalisti e perfino della piccola e media proprietà edilizia. La competente Commissione dell’Ars, nella prossima seduta, potrà analizzare gli emendamenti proposti dal Governo e valutare il testo di legge coordinato dopo il pronunciamento sulle modifiche proposte.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/29/2009
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