Il Palazzo delle Esposizioni ospita la mostra di Alexander Calder, la prima monografica a Roma sul più innovativo scultore del XX secolo. La retrospettiva ricostruisce le tappe fondamentali del suo percorso artistico, attraverso un repertorio delle opere più importanti accanto alle quali sono esposti alcuni lavori della sua ricerca meno noti al grande pubblico.
In esposizione 110 opere articolate in sette sezioni: dai famosissimi mobile e stabile, alle sculture realizzate con fil di ferro, dai bronzi alle gouache, dai disegni ai dipinti ad olio.
"Perché l'arte deve essere statica? Se osservi un'opera astratta, che sia una scultura o un quadro, vedi un'intrigante composizione di piani, sfere e nuclei che non hanno senso. Sarebbe perfetto, ma è pur sempre arte statica. Il passo successivo nella scultura è il movimento", questa dichiarazione di Calder apparsa in un'intervista sul "New York World Telegram" nel 1932, accompagnava la nascita dei suoi Mobile, la più grande innovazione espressiva della modernità.
Sculture nelle quali l'artista armonizzò forma, colore e un movimento reale, concependo l'insieme come un "universo", nel quale "ogni elemento può muoversi, spostarsi oscillare avanti e indietro in un rapporto mutevole con ciascuno degli altri elementi".
Al Palazzo delle Esposizioni fino al 14 febbraio 2010.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 11/9/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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