Gazzetta del Sud
Un'interpellanza presentata a settembre scorso dal consigliere provinciale del Pd, Pippo Rao raccoglie oggi il riscontro da parte della Regione. L'argomento è delicato e attiene ai principi della trasparenza della pubblica amministrazione. Sul tema si è espresso l'assessorato regionale alla Famiglia cui Rao si era rivolto per denunciare la mancata applicazione dei dettami delle leggi regionali n. 22/08 e 6/09, relative all'obbligo, da parte di Comune e Provincia, e degli enti da essi partecipati, di pubblicare sui siti web istituzionali, tutti gli atti amministrativi, così come previsto dalle due leggi, con compromissione quindi dei principi di trasparenza e di partecipazione dei cittadini (soprattutto per quelli disabili) alla gestione dei processi politico-amministrativi; con tanto di rischio di incorrere nelle sanzioni previste, come la perdita dei fondi regionali per gli enti locali. Il Dipartimento regionale (con note a firma del funzionario ispettore Terranova e del dirigente Giammanco), ha così intimato al sindaco e al presidente della Provincia, di relazionare in merito entro trenta giorni, pena l'intervento ispettivo della Regione ai sensi dell'art. 25 della l.r. n. 44/91. L'esposto alla Regione presentato da Rao riguarda soprattutto la mancata pubblicazione in internet degli atti amministrativi (delibere e determine dirigenziali) delle società partecipate di Comune e Provincia. «Di fatto – spiega Rao – MessinAmbiente, Amam, Atm, Ato 3 così come tutti gli Ato della Provincia, con qualche differenza per l'Ato 4, l'Ato idrico, i Consorzi e le altre partecipate della Provincia, e anche l'Ente Teatro, non rispettano la normativa, con grave nocumento per i processi di trasparenza e partecipazione. La normativa regionale estende alle partecipate tale obbligo, di cui deve farsi chiaramente carico attraverso i propri rappresentanti, l'ente di riferimento. Al di là dell'aspetto legale, e dei rischi connessi all'eventuale perdita di finanziamenti regionali per le inadempienze normative, resta il dato politico che non può non contemplare la necessità di implementare i processi di partecipazione democratica dei cittadini alla vita di enti fondamentali che si gestiscono servizi indispensabili.(t.c.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/17/2009
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