PALERMO - “Nel rimettere la delega alla Protezione civile al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, consegno un disegno di legge per la riforma del settore”.
Lo afferma l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao.
“Come già evidenziato in varie circostanze - si legge nella relazione al disegno di legge di riforma della Protezione civile - l’attuale struttura del Dipartimento della Protezione civile regionale presenta numerose criticità dovute a deficienze o inefficienze in tema di risorse e di competenze organizzative. In particolare, occorre prevedere nel bilancio regionale un’idonea disponibilità finanziaria per potenziare i mezzi e le attrezzature di protezione civile e la rete di telecomunicazioni”.
Il ddl prevede l’istituzione della sala operativa unica in grado di coordinare tutti gli interventi regionali di qualsiasi tipo, un centro funzionale che monitora costantemente gli eventi in corso e prevede o sviluppo di frane, alluvioni o incendi, assicurando un maggiore coordinamento tra tutti gli enti. Viene quindi confermato il ruolo centrale della Regione, chiamata a coordinare le attività di Province, Comuni, associazioni di volontariato ed enti e aziende regionali. Vengono inoltre rafforzate le attività di prevenzione e mitigazione dei rischi, nonché le attività di formazione, informazione, divulgazione e comunicazione rivolte alle componenti del sistema regionale di protezione civile e alla popolazione. Si prevede, inoltre, il potenziamento delle attrezzature e dei mezzi e l’incentivazione del volontariato, anche con l’esenzione delle tasse automobilistiche. Viene poi introdotto il principio di coerenza della pianificazione di protezione civile con la pianificazione urbanistica e territoriale e l’approvazione dei piani di emergenza. Il ddl introduce idonee misure finanziarie per garantire ai Comuni il potenziamento delle strutture, dei mezzi e delle attrezzature di protezione civile. Tra le altre previsioni, la realizzazione di un sistema regionale integrato e coordinato di monitoraggio e controllo di tutto il territorio e dei suoi parametri chimico-fisici e la realizzazione di una rete di centri operativi di presidio interforze per lo svolgimento delle attività di tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di protezione civile (Vigili del fuoco, servizio 118, associazioni di volontariato, Comuni, Province, Regione). Il ddl di riforma della Protezione civile introduce, poi, una serie di norme urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico e sismico. Si punta, insomma, a colmare un vuoto normativo in materia di difesa del suolo. In tale prospettiva si iscrivono anche le disposizioni di prevenzione e intervento sugli edifici abusivi presentati, in forma di emendamento, al ddl sulla casa all’esame dell’Ars.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/17/2009
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