Gazzetta del Sud
Milazzo- Il nuovo porto turistico nell'area definita dai moli Rizzo e Marullo, fino a parte della banchina XX Luglio con ovviamente lo specchio acqueo prospiciente; il porto commerciale lungo la via Tonnara, la cantieristica lungo la via Acqueviole.
Sono queste le previsioni contenute nel protocollo d'intesa sottoscritto da Comune di Milazzo e Autorità portuale da inserire nel Piano regolatore del porto. Un'intesa questa che dovrà essere approvata prima dal consiglio comunale di Milazzo e quindi dal Comitato portuale. La proposta ormai dallo scorso ottobre risulta essere stata trasmessa alla presidenza del consiglio comunale ma ancora non è stata affrontata dalle forze politiche. Eppure avrebbe dovuto essere una formalità visto che nell'individuazione del ruolo assegnato alle banchine nel protocollo in pratica si tiene conto della deliberazione assunta nel 2006 dal consiglio comunale di Milazzo che ha individuato lo specchio acqueo antistante il Tennis e vela quale area per il porto hub e l'area limitrofa alla via Tonnara-Nino Bixio per la cantieristica ed assistenza ai natanti da diporto. Ma vediamo nel dettaglio quanto contenuto nel protocollo, partendo dagli immobili di Molo Marullo. "I magazzini Marullo saranno dedicati alle aree di interazione porto-città (waterfront), mentre tutto lo specchio acqueo prima indicato dovrà essere il più possibile separato dal resto del porto, attraverso la costruzione di nuovi moli di separazione dalla parte commerciale. E' ammessa – si legge in quest'area solo la realizzazione del terminal per i mezzi di linea solo passeggeri (aliscafi, catamarani, charter estivi per le Eolie, etc) mentre le parti concordano che nessuna nave di linea (traghetti o altro di natura commerciale) potrà accedere alla predetta area portuale. Resta inteso che in detta area si darà la possibilità di accesso al diportismo, al fine di imprimere una finalità prettamente turistica alla stessa. Ciò sarà oggetto di apposito protocollo di intesa tra l'Amministrazione comunale e l'Autorità portuale al fine di disciplinare compiutamente l'accesso e l'uso per le finalità da diporto".
Nell'accordo viene prevista una limitazione all'attività commerciale del porto limitata "alla riorganizzazione delle funzioni attuali, ovvero la movimentazione di prodotti sfusi (che oggi avvengono sulla banchina XX Luglio) mediante gru (lo-lo)", mentre per quel che concerne i traghetti per le isole Eolie saranno ricollocati subito dopo l'area turistica, "mediante un numero di banchine, moli e piazzali sufficienti a garantire la gestione ordinata ed in sicurezza di tali traffici secondo una proiezione di crescita di circa 15 anni".
Sul molo foraneo è ammesso invece "un opportuno allungamento, sia in modo da poter proteggere i nuovi moli, che per spostare tutti i servizi portuali attualmente ivi ormeggiati ed utilizzare tale banchina, della lunghezza di circa 300 metri, per la realizzazione di un terminal crocieristico stabile, dotato di spazi di parcheggio per i pullman e di stazione marittima di accoglienza. Sarà, comunque, valutata la possibilità di allocare detto terminal in una posizione ancora più strategica, ovvero di fronte i Molini Lo Presti. Dove oggi esiste il rifornimento di carburanti per gli aliscafi – si legge sempre nel documento programmatico di Comune ed Autority - sarà in futuro ubicata la nuova Capitaneria di Porto ed in genere i servizi ancillari del porto, con i relativi accosti marittimi. I bunkeraggi saranno traslocati sull'avamporto"
Infine l'area per la cantieristica che nascerà lungo la via Acqueviole, "dove troveranno collocazione prioritariamente i servizi della nautica già oggi espletati con regolari concessioni lungo la marina attuale. Potranno essere previsti travel lift comuni e darsenette di accosto e riparazione dei mezzi". Nel protocollo si concorda che "il prolungamento del porto che seguirà come conseguenza di tali apporti non potrà in ogni caso raggiungere l'ubicazione dell'hotel "La Silvanetta", in modo da garantire sempre la manovrabilità in sicurezza delle navi in accesso, senza che esse accostino troppo i vicini pontili della raffineria. Inoltre – è sempre scritto in questo accordo – "non saranno previste aree di stoccaggio merci di eccessive e immotivate dimensioni, specie se da destinarsi alla movimentazione esclusiva di container".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/12/2009
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