Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per sapere - premesso che:
la società SOGESID è lo strumento societario in house dello Stato, con capitale sociale di euro 54.820.920 e azionista unico il Ministero dell'economia e delle finanze. I diritti dell'azionista sono esercitati d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il ruolo di governance è esercitato dal Consiglio di amministrazione e, ai sensi della legge 296 del 2006 (articolo 1), opera per le finalità del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. La Sogesid svolge un ruolo strumentale basato su trasparenza della gestione, efficacia del sistema di controllo interno e applicazione rigorosa della disciplina del conflitto d'interesse. Criticità ambientali come bonifiche di siti inquinati, politica emergenziale dei rifiuti, interventi per la riduzione del dissesto idrogeologico, sono gestiti attraverso apposite convenzioni per la fornitura di servizi ingegneristici. Il presidente di Sogesid è scelto tra i componenti designati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e attualmente è l'avvocato siracusano Assenza, mentre membro del Consiglio di amministrazione è l'avv. Pelaggi capo della segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente. Unità operative sono dislocate in Napoli, Bari e Palermo e svolgono attività di coordinamento delle iniziative in corso nelle regioni Campania, Puglia e Sicilia;
le isole Eolie, presentano varie criticità ambientali: depurazione dei reflui nelle isole di Lipari e Vulcano e problemi di potabilità dell'acqua a Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano;
nell'aprile 2000 il sindaco, a seguito del decreto della regione Sicilia che finanziava la realizzazione di un depuratore nel comune di Lipari, indice un bando di gara per la progettazione del ciclo integrato dell'acqua: (produzione di acqua, ciclo fognario e depurazione delle acque reflue con riutilizzo a scopi non umani) per tutte le isole del comune. La gara viene aggiudicata ad un consorzio capeggiato dalla ditta Lotti spa. Il sindaco, sulla base dei documenti progettuali, chiede il finanziamento delle opere al Ministero dell'ambiente. Nel 2001 subentra una nuova amministrazione. Nel 2002 il sindaco di Lipari viene nominato Commissario di Governo e delegato a gestire le risorse occorrenti alla realizzazione delle opere afferenti al ciclo dell'acqua. Tali risorse ammontano a 34 milioni di euro. Il commissario-sindaco affida alla Sogesid, la progettazione delle opere del ciclo dell'acqua, pur in presenza di una gara vinta dal raggruppamento con a capo la società Lotti spa. Il Ministero dell'Ambiente avrebbe chiesto integrazioni progettuali al sindaco-commissario che a sua volta avrebbe inoltrato tali richieste alla società Lotti spa, integrazioni trasmesse al sindaco e sembra mai trasmesse al Ministero dell'ambiente. Il sindaco-commissario avrebbe dichiarato poi che l'affidamento alla Sogesid era stato concordato con il Ministero dell'ambiente a causa della non validità del progetto nel conseguire gli obiettivi propri di un ciclo integrato dell'acqua;
con ordinanza n. 3738 del 2009 del Presidente del Consiglio dei ministri, recante una serie di disposizioni urgenti di protezione civile, all'articolo 17, viene indicato che «Al fine di assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie. limitatamente all'emergenza idrica, l'avvocato Luigi Pelaggi è nominato Commissario delegato in sostituzione del Prefetto di Messina», nominato in proroga, con ordinanza dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri, Commissario per le emergenze di natura vulcanica e turistica. Il Commissario «è autorizzato ad avvalersi di un Comitato di indirizzo e controllo sulla programmazione e realizzazione degli interventi». E ancora l'ordinanza recita: «Con separato atto il Commissario delegato determina il compenso dei componenti del Comitato, sulla base di criteri di rigorosa perequazione connessi alla specifica professionalità posseduta, con oneri a carico dei fondi commissariali». Inoltre egli «può utilizzare le risorse finanziarie disponibili sulla contabilità speciale limitatamente a quelle assegnate per fronteggiare l'emergenza idrica»;
l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 163 del 2006 istituita in recepimento dell'articolo 81, paragrafo 2, della direttiva 2004/18 a cui aveva adito la società Lotti spa e la Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, con delibera n. 65 del 23 dicembre 2008, rileva la non conformità all'ordinamento dell'atto sottoscritto tra il sindaco-commissario e Sogesid. L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha ottemperato al disposto del comma 5 dell'articolo 6 del Testo unico sugli appalti che così recita «L'Autorità vigila sui contratti pubblici, anche di interesse regionale, di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e nei settori speciali, nonché, nei limiti stabiliti dal presente codice, sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture esclusi dall'ambito di applicazione del presente codice, al fine di garantire l'osservanza dei principi di cui all'articolo 2 e, segnatamente, il rispetto dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente, e di economica ed efficiente esecuzione dei contratti, nonché il rispetto delle regole della concorrenza nelle singole procedure di gara»;
il pronunciamento ha attivato l'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha richiamato la delibera del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2004 sugli «Indirizzi in materia di protezione civile in relazione all'attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario». Le disposizioni della direttiva statuiscono che i commissari delegati devono provvedere alle aggiudicazioni necessarie, per il superamento delle situazioni di emergenza, nel rispetto delle norme comunitarie in materia di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture;
«la sete delle Eolie» a causa della mancanza di acqua, determina da almeno 20 anni esborsi rilevanti e stimati in complessivi 400 milioni di euro. I soggetti beneficiari sono i gestori del «ciclo» di trasporto dell'acqua che verosimilmente non hanno, ad avviso dell'interrogante, nessun interesse alla soluzione del problema «mancanza di acqua», attraverso il progetto che la Lotto spa aveva predisposto;
dal 2001 l'Ente gestore dell'area marina protetta delle Isole Egadi è il comune di Favignana e il Ministero dell'ambiente annualmente eroga risorse finanziarie allocate ( segue)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/3/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!