Provincia, commissioni vietate ai dirigenti

Provincia, commissioni vietate ai dirigenti Gazzetta del Sud Natalia La Rosa Diventa sempre più "politico", ma anche amministrativo, per le conseguenze economiche che comporta, il "caso" – in origine meramente tecnico – riguardante la partecipazione dei dirigenti alle sedute delle commissioni consiliari. Come abbiamo già scritto, nei giorni scorsi il presidente Nanni Ricevuto ha informato i dirigenti che avrebbero potuto recarsi in commissione solo previa sua autorizzazione e solo se accompagnati da un assessore, ma senza "diritto di parola". E anche ieri nessun responsabile tecnico ha partecipato alle due sedute in programma: quella della Terza, presieduta dall'autonomista Giuseppe Lombardo, e quella della Prima, presieduta dal consigliere Roberto Gulotta, sempre dell'Mpa. La Terza, addirittura, era stata convocata direttamente nella stanza dell'ing. Giuseppe Celi, il dirigente che, come spiega Lombardo, avrebbe dovuto dare risposte su argomenti come il Triennale delle opere pubbliche o i progetti per le strade provinciali. La seduta, però, non si è tenuta perché è mancato il numero legale: qualcuno tra l'altro, sussurra che ci sia stato un diktat venuto dall'alto per suggerire ai consiglieri del PdL di disertare l'incontro. Ma evidentemente non solo a loro: mentre infatti ad inizio convocazione erano presenti gli otto componenti necessari per il numero legale, al momento di aprire la seduta invece c'erano solo tre persone. Il paradosso, però, è che nonostante non abbiano in sostanza fatto nulla, i consiglieri percepiranno ugualmente il loro bravo gettone di presenza, pari a circa 140 euro. Tra l'altro, secondo molti consiglieri l'assenza dei dirigenti alle commissioni impedirebbe di svolgere correttamente la seduta per la limitata capacità degli assessori di rispondere su aspetti squisitamente tecnici. E ciò in pratica vanificherebbe le sedute stesse. Che, dunque, non servirebbero proprio a nulla ma verrebbero ugualmente ben remunerate (anche se ciascun consigliere non può superare le 17 sedute mensili). Anche la seduta della I Commissione ieri non ha avuto grande esito: addirittura, con una nota fatta pervenire poco prima che si aprisse, il presidente Ricevuto ha comunicato di non poter essere presente e ne ha chiesto la sospensione. Nemmeno i dirigenti chiaramente si sono presentati: «Ma noi – spiega Gulotta – avevamo bisogno di indicazioni tecniche che solo loro potevano dare, ad esempio sul regolamento consiliare o sull'imposta provinciale di trascrizione». «Così si vuole imbavagliare il consiglio – tuona Lombardo – che si vorrebbe ridurre ad organo che vota solo in base alle indicazioni politiche, senza capire i dettagli tecnici. Inoltre la partecipazione dei dirigenti è una precisa previsione di legge». La questione, tra l'altro, potrebbe avere sviluppi nei prossimi giorni, anche alla luce dell'esposto presentato dal consigliere del Pd Pippo Rao: «Addirittura – racconta – la scorsa settimana il presidente ha formalmente negato l'autorizzazione alla vicesegretaria generale dott. Annamaria Tripodo a partecipare alla riunione della Commissione Cultura che aveva invitato il presidente dell'Ente Teatro per discutere delle modalità con le quali la Provincia può sostenerlo economicamente. Ma nessuno ci ha potuto dare ragguagli tecnici in tal senso, nemmeno l'assessore D'Agostino che era presente». «La presenza degli assessori alle sedute di Commissione è più che sufficiente – replica il presidente Nanni Ricevuto – e se non vengono fornite tutte le risposte richieste questo va segnalato formalmente. Non mi risulta che alla Camera si presentino i dirigenti: ma solo i ministri. Inoltre, i dirigenti hanno molto da fare in ufficio e non possono sottrarre tempo al lavoro. In ogni caso, avrò modo di spiegare direttamente ai consiglieri». Dell'argomento i capigruppo hanno ieri discusso anche nel corso di un incontro con il presidente del consiglio provinciale Salvatore Fiore, ma l'attenzione è ora rivolta interamente all'incontro previsto per stamane alle 12,30 in conferenza dei capigruppo, alla presenza anche dei presidenti delle commissioni, dove si terrà l'atteso confronto diretto con il presidente Ricevuto. Intanto è stato convocato per giovedì alle 15,30 il consiglio provinciale che, oltre a numerosi debiti fuori bilancio dovrà occuparsi della relazione annuale del difensore civico e di alcuni provvedimenti alquanto curiosi. Si tratta del Programma poliennale di sviluppo economico: all'ordine del giorno c'è un "aggiornamento" del 2005-2007 al Piano 2004-2006 e poi l'approvazione del Piano 2006-2008: giusto in tempo...

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/9/2010

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