Sbagliano manovra, danneggiano l'auto e scappano

Sbagliano manovra, danneggiano l'auto e scappano Riceviamo da Michele Giacomantonio e pubblichiamo: Chiedo un gesto di civismo Vorrei chiedere la collaborazione dell’informazione locale per rintracciare chi ieri sera, sei gennaio, fra le 20 e le 21.30 ha danneggiato la mia auto in maniera seria ed è poi fuggito. La mia macchina era parcheggiata a piazza Mazzini nella fila centrale del parcheggio con alle spalle il Castello e il muso rivolto verso il cantiere. Il posto di fronte era libero. La macchina è stata vista in condizioni normali alle 20 mentre alle 21.30, un signore che scendeva dal Castello ha constatato che era stata danneggiata. La meccanica dell’incidente con ogni probabilità sarà stata la seguente: un ignoto ha cercato di parcheggiare la sua auto di fronte alla mia (una lancia Y verde brillante) giacchè il posto era libero ma ha sbagliato manovra ed ha urtato violentemente contro il muso. L’urto deve essere stato violento perchè la macchina si è spostata di 4 (quattro) metri e per poco non ha urtato un’altra macchina parcheggiata sotto la salita del Castello. Inoltre siccome la mia macchina è stata colpita piuttosto in alto distruggendo il cofano probabilmente si è trattato di una jeep o di una macchina grossa e alta. Infine per compiere una manovra talmente violenta l’autista doveva essere ubriaco o strafatto. Certo si tratta di un problema personale perchè è capitato a me, ma è anche un problema civico perché può capitare domani a qualcun altro. Bisogna impedire che a Lipari si moltiplichino gli atti di vandalismo e di irresponsabilità. L’amministrazione comunale aveva promesso che avrebbe messo le videocamere per cercare di evitare questi inconvenienti. Sono passati sei mesi e non si è saputo più niente. Siccome il “fattaccio” è avvenuto fra le 20 e le 21.30 non è impossibile che qualcuno abbia visto. Spero che questi senta il dovere civico di informarmi o informare i carabinieri. Qui a Lipari mi conoscono tutti e sanno come rintracciarmi. cordiali saluti Michele Giacomantonio

a cura di Peppe Paino