Gazzetta del Sud
Messina
Sebastiano Caspanello
Quasi undicimila euro. Il successo del gran debutto dell'ecopass sta nei numeri, in un incasso che invita a brindare, in quel di Palazzo Zanca, pur registrando alcuni "se" e altrettanti "ma" che, vista l'entità del provvedimento, sarebbe stato strano non ci fossero stati. Il dato definitivo a chiusura della prima giornata (prefestiva, va ricordato), poco oltre le 22, è il seguente: 692 auto, 276 autocarri, 584 autotreni in uscita, 484 auto, 170 autocarri e 276 autotreni in entrata. Il totale in moneta sonante è di 10.874 mila euro.
Il primo biglietto è stato staccato, alla biglietteria della rada San Francesco, qualche minuto dopo le 7 del mattino. Un signore di mezz'età, una volta appreso prima dai City Angels e poi dagli addetti della biglietteria della novità ecopass, non l'ha presa benissimo: «È un provvedimento del tutto ingiustificato, non condivisibile. È assurdo che all'interno dello stesso Stato si debba pagare una tassa per circolare». Il concetto di tassa è proprio quello che il Comune avrebbe voluto evitare, ma giocoforza l'ecopass a gran parte dei primi utenti (quasi tutti non a conoscenza del provvedimento) è sembrato proprio una gabella in più da versare. Qualcuno, però, ha capito lo spirito dell'ordinanza: «Non sapevo nulla dell'ecopass – afferma un altro automobilista in procinto di imbarcarsi – ma credo sia un atto giusto e doveroso, utile a compensare le spese che inevitabilmente una città come Messina deve sostenere in quanto città di passaggio». Non la pensano come questo signore gli autotrasportatori. Dopo il ricorso al Tar (l'udienza di merito sarà il 13 ottobre), il presidente dell'Aias (Associazione imprese autotrasportatori siciliani) Giuseppe Richichi si è presentato ieri mattina di buon ora agli imbarcaderi. Non certo col sorriso sulle labbra. «Siamo pronti a fermare i tir e a bloccare i porti», parte minaccioso Richichi, che con sè ha anche dei volantini: «Noi autotrasportatori – recita – ci fermiamo e invitiamo tutti i siciliani a fermarsi, non per i soldi ma per il diritto di essere liberi per continuità territoriale "senza dazi né pizzo"». Una posizione con la quale hanno solidarizzato i comitati pendolari locali e regionali.
Ma il sindaco Giuseppe Buzzanca, giunto anche lui poco dopo le 7 alla rada San Francesco accompagnato dai due soggetti attuatori, Orazio Miloro e Melino Capone, da altri assessori della giunta e dal presidente del consiglio comunale, non è assolutamente intenzionato a fare passi indietro. «Dopo quarant'anni di servitù di passaggio – ha affermato – il Comune volta pagina. Ci si deve rendere conto del danno procurato a questa città e del tributo di sangue che è stato versato. Gli autotrasportatori minacciano proteste? Ci sono le forze dell'ordine per questo».
Linea dura, dunque, e linea dura sia. Non solo sull'Ecopass: «Vengo a sapere – aggiunge Buzzanca – che spesso e volentieri non viene applicata l'ordinanza secondo cui i tir possono essere dirottati a Boccetta, da Tremestieri, solo in casi urgenti. È il caso di attivare controlli molto più severi». Una stoccata alle compagnie private di navigazione, la cui collaborazione, in questa primo step dell'ecopass, è fondamentale. E da quanto visto ieri mattina alla rada San Francesco, qualcosa da correggere, sotto questo punto di vista, c'è eccome. Lamentele "fuori verbale" sono arrivate dal direttore commerciale di Caronte & Tourist Rino Famiani sulle modalità di esecuzione dei controlli da parte degli ausiliari del traffico dell'Atm e della Polizia municipale (molti i verbali elevati). Piccoli disguidi, da risolvere. Perché dopo l'accordo non certo svantaggioso sottoscritto con la convenzione, la massima collaborazione da parte delle compagnie è nella logica. Anche e soprattutto per il bene della città.
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L'ordinanza che ha istituito l'ecopass è stata firmata il 5 marzo dal sindaco Buzzanca nelle vesti di commissario per l'emergenza traffico. Quattro le zone a traffico limitato istituite: il "serpentone" della rada San Francesco, via San Raineri (dal molo Norimberga fino all'incrocio col cavalcavia), via Luigi Rizzo (per il solo tratto adiacente al piazzale Campo delle Vettovaglie) e la cosiddetta "chiocciola" dell'approdo di Tremestieri. Queste le tariffe, dalle quali sono esentati i residenti delle province di Messina e Reggio Calabria e alcune categorie specifiche (Forze armate, Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, mezzi di soccorso, veicoli al servizio di persone con limitate e/o impedite capacità motorie): 1,50 euro per le autovetture, 5 euro per autocarri e autobus , 8 euro per autotreni e autoarticolati. Prevista l'esenzione totale nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 7 nei giorni feriali e dalle 7 alle 22 nei giorni festivi. Per i trasgressori prevista la sanzione di 74 euro.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/2/2010
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