RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE Saverio Merlino
Cari Amici e Compagni, Uomini e Donne iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, graditi ospiti presenti in sala, Senatore Randazzo, On. Le Genovese, Onorevole Laccato, caro Francesco Gallo ns. Segretario Provinciale,
Gli ultimi anni sono stati anni difficili e densi d’eventi per tutti noi del centro-sinistra.
L’esperienza del Partito Democratico a Lipari, come in tutta Italia, è nata in quel “entusiastico” 14 ottobre 2007, quando un popolo fiducioso di lasciare alle spalle le dinamiche anacronistiche dei vecchi partiti, le visioni incrostate da vetusti schemi ideologici, sulla scia della necessità di contaminarsi, ha voluto dar voce a quei cittadini che anelavano fortemente un progetto nuovo, chiaro e comprensibile di sviluppo, coesione sociale, uguaglianza e integrazione delle diversità d’ogni tipo.
Personalmente, pur non essendo arrivato in politica da poco, ho vissuto il momento della nascita del PD con vivido e speranzoso entusiasmo.
Mosso da questi sentimenti, insieme a tanti amici, con Pino in particolare, che da Segretario dei DS è stato riconfermato coordinatore del PD ed io da coordinatore della Margherita a vice coordinatore del PD, si avverti il desiderio e la necessità forte di scendere in prima linea per lavorare a quel progetto, di voler superare le divisioni più mentali che meramente ideologiche dei democratici provenienti dai diversi partiti.
Purtroppo, l’obiettivo è stato quasi sempre sfiorato e mai centrato e i momenti difficili non sono certamente finiti.
Anche a Lipari, il Partito Democratico, è nato in un momento particolare, un momento che ha visto la gente confusa e offuscata dall'immagine di perbenismo ed individualismo di cui, purtroppo, ne hanno fatto una bandiera i diversi personaggi del centro destra che privi d’ogni idea progettuale, alla prova dei fatti hanno manifestato subito un’incapacità governativa del sindaco e delle sua giunta.
Questo centro-destra, oggi, è imploso, come ho già detto in altre occasioni, principalmente a causa della ricerca assennata del potere che li ha portati solo a ridicoli litigi, che li ha portati a sminuire il dibattito consiliare e questo non può che dispiacerci perchè non ha giovato sicuramente né alla democrazia del consiglio comunale né di conseguenza al bene della nostra città.
Quando Pino, dopo il deludente risultato elettorale conseguito come candidato del PD alle elezioni Provinciali, nel mese di Giugno 2008, ha presentato le sue dimissioni irrevocabili da Coordinatore del Partito Democratico di Lipari e mi è stato chiesto, nel mese di Luglio 2008, nella qualità di vice coordinatore, di fare da Reggente e portare il Partito al tesseramento, scoraggiato e pur sapendo il momento difficile che si stava attraversando e le difficoltà cui andavo incontro, con grande senso di responsabilità e di servizio, ho accettato.
Ho accettato anche per evitare che il Partito a cui avevamo tanto creduto si dissolvesse nel nulla.
Viste le esperienze passate, per non essere lasciato solo, ho immediatamente nominato un Ufficio di Presidenza che, nei primi tempi, si è impegnato molto.
Poi, l’estate, le vicissitudini della vita d’una persona che lavora, che ha un universo e degli affetti da coltivare, un momento di nuova confusione politica e la nostra bravura a farci sempre male da soli, ha visto scemare l’impegno, l’entusiasmo e la disponibilità di tutti noi anche a partecipare alle riunioni.
Nonostante il mio mandato era limitato al tesseramento, piaccia o non piaccia, il Partito Democratico di Lipari ha visto momenti di grande impegno su diversi temi, che sarebbe inutile elencare, dimostrando una responsabilità “morale” su questa nostra comunità.
Forse illudendomi, immaginavo di portare avanti un Partito che si impegnasse fuori dei tatticismi, da posizioni ipocriti, sulle cosa da fare e non certamente una sfida tra persone.
Anche perché sono convinto che si può discutere di politica, pensarla in modo diverso, ma senza buttarla in rissa e, visto il momento particolarissimo che Lipari e il nostro Partito stava attraversando, pensavo fosse giunto il momento che questo salto di qualità della discussione poteva essere messo in pratica.
Io voglio appartenere ad un Partito che fa dell'innovazione e della modernizzazione la sua ragione d'essere, un Partito coraggioso che spieghi cosa vuol dire essere cittadini ai tanti che ancora si comportano da sudditi, che sia distante dalle corporazioni, dalle rendite di posizione che hanno ingessato le nostre isole per troppi anni, che sia capace di ridare dignità alla politica in modo che appaia meno fredda e distante, che sappia creare nuovi sentimenti d’appartenenza legati più alla condivisione d’idee e di percorsi nuovi per realizzarle che al riconoscersi etnicamente come ex di qualche storia passata, che sappia partire dai bisogni delle persone e non da astratti teoremi, che sia capace di guardare fuori di se stesso, che sappia interloquire con la città, che faccia meno risse verbali sulle pagine dei giornali, meno personalismi e più battaglie nella città, fra le persone, nelle frazioni, che sappia includere in se stesso l'idea del governo di un Comune come Lipari, che sappia essere la garanzia della lealtà, della solidarietà, della legalità.
Fuori dello schematismo della rappresentanza classica, voglio dire, con forza, al nuovo Segretario Comunale, che oggi si insedierà, che c'è una moltitudine di persone che chiedono a noi risposte nuove a domande nuove.
Dobbiamo rapidamente attrezzarci per rispondere.
E' necessario mettere in campo contenuti sostenibili, proposte concrete, non possiamo permetterci d’essere un Partito d'opinione senza opinione o di aspettare che altri, convinti di essere più bravi e rappresentativi, ci trascinino nei loro progetti.
Dobbiamo ripartire da quei contenuti seri, da quelle proposte, da quelle relazioni che riceviamo dalla parte più viva e dinamica della nostra comunità eoliana che guarda a noi con rinnovato interesse e, credetemi, sono tanti.
In questi giorni è sufficiente guardarsi in giro per le nostre isole per rendersi conto di cosa sta succedendo, per capire che non è più tempo d’ordinaria amministrazione.
Non è tempo di maquillage.
E' tempo di scelte qualificanti e in questa intrigante sfida il Partito Democratico di Lipari può e vuole fare la sua parte e si vuole misurare anche sui temi più spinosi con fantasia e modernità.
Io, mio malgrado, non sono riuscito a fare passare queste idee di Partito Democratico e me ne dispiaccio.
Per questo chiedo al nuovo Segretario e alla Direzione Comunale di partire da questi punti e di inaugurare una fase nuova.
segue
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/20/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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