Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Con 12 voti a favore, 2 contrari e nessun astenuto, la direzione del Pd, ha approvato ieri la relazione del segretario regionale Giuseppe Lupo. «La direzione - si legge nel documento - sollecita il presidente della Regione ad assumere un'urgente iniziativa al fine di dare soluzione all'attuale situazione di stallo con un governo in grado di dare attuazione alle riforme varate e di rilanciare l'azione di governo in Sicilia, rompendo in maniera forte con quanti nel governo Berlusconi operano contro gli interessi della Sicilia. La direzione del Pd Sicilia - continua il documento - auspica che le forze politiche critiche e di opposizione al governo Berlusconi trovino la massima sintonia in Sicilia come a livello nazionale per contrastare efficacemente le scelte politiche della destra, e ritiene urgente creare le condizioni e le convergenze necessarie per rendere ancor più efficace il confronto parlamentare con il governo regionale, nell'interesse della Sicilia».
«Tutto ciò - sottolinea - a fronte di ambiguità politiche, contraddizioni e ritardi di gestione, che continuano a caratterizzare l'assetto di governo della Regione. Ambiguità e contraddizioni e ritardi che devono essere rapidamente superati per confermare, in un momento tanto drammatico per la società siciliana, l'esigenza di contrastare il rischio delle elezioni anticipate e della paralisi che ne deriverebbe, ma scongiurando allo stesso tempo il rischio di una palude destinata solo ad aggravare più che a risolvere».
Lupo nella sua relazione ha chiesto che "Lombardo sciolga l'equivoco e dica chiaramente se sta con Berlusconi o meno". Non si possono infatti difendere a gran voce i precari in Sicilia e poi votare la manovra finanziaria a Roma. «Dobbiamo essere noi - ha sottolineato - ad assumere l'iniziativa contro la manovra finanziaria, che non guarda al Sud e penalizza gli enti locali. Così com'è, questa finanziaria rappresenta un preavviso di licenziamento per i 23.000 precari dei comuni siciliani».
E a proposito dei fondi Cipe, non ha risparmiato critiche al sottosegretario Gianfranco Micciché, rimproverandogli di essere "pronto a bacchettare la burocrazia altrui, dimenticando i ritardi sulla propria". Espressioni di lode, invece, per il Pd e per la sua classe dirigente, come per il lavoro svolto dai deputati all'Assemblea regionale. Lupo ha, quindi, ricordato i risultati ottenuti con l'approvazione della finanziaria e ha affermato che bisogna proseguire sulla linea stabilita dall'assemblea del Pd nello scorso dicembre, puntando a due nuovi obiettivi: l'abolizione delle province, almeno nelle aree metropolitane, e l'integrazione socio sanitaria per potenziare l'assistenza domiciliare.
Lupo apre all'Udc, nell'ottica di "allargare le alleanze con i partiti moderati per riuscire a sconfiggere la destra".
E sull'inadeguatezza di questo governo, la cui azione verrebbe frenata dalla presenza in giunta di assessori del Pdl-Sicilia, ha insistito anche il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici: «Non possiamo più galleggiare. Se Lombardo è pronto a varare un governo in grado di affrontare le riforme il Pd sarà pronto a fare la propria parte, altrimenti torneremo all'opposizione. Noi non possiamo che giudicare questo governo inadeguato. Lombardo faccia la propria proposta e, nel caso di una scelta che va coraggiosamente verso una condivisibile prospettiva politica, il Pd non lo lascerà da solo. Nel caso contrario il nostro ruolo sarà solo quello dell'opposizione". In particolare, per Cracolici, Lombardo deve costituire un governo "che offra ai partiti la possibilità di non avere imbarazzi. Un esecutivo che gestisca una fase transitoria in vista di una nuova alleanza».
Rottura con Micciché invocata dal senatore Beppe Lumia: «Con lui non ci siamo mai alleati perché la vicenda Dell'Utri ci divide profondamente».
Il parlamentare Nuccio Cusumano ha avvertito: non procedere a scelte irreversibili.
Dall'Udc, il sen. Gianpiero D'Alia giudica quella di Lupo una «dichiarazione di buon senso che può dare respiro alla politica regionale fino ad oggi ostaggio di una vera e propria guerra tra bande. Dobbiamo lavorare per la realizzazione di un'intesa con il Pd in Sicilia».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/6/2010
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