Inframezzati dai motivi musicali dell’artista e cantautore liparese Antonio Famularo, sono stati presentati, nel terrazzo della Biblioteca Comunale di Malfa , i libri di Aldo Palmeri e di Italo Toni. Il primo “Emigranti siciliani:legami con la propria terra d’origine”(Qanat Edizioni) presentato dall’avv. Edmondo Palmeri di Palermo ed il secondo “I segreti del cielo”con l’intervento di Don Alessandro Lo Nardo, Rettore del Santuario di Valdichiesa (isola di Salina) dedicato alla Madonna del Terzito.
All’incontro (svoltosi nell’ambito delle iniziative culturali annuali della Biblioteca organizzate dall’Assessore alla Cultura Elsa Saltalamacchia e condotte dall’addetto culturale e bibliotecario Antonio Brundu), era presente un pubblico numeroso composto da isolani, turisti ed eoliani dell’America e dell’Australia. (Nella foto:da sin. Italo Toni, Aldo Palmeri,Antonio Brundu e Antonio Famularo).
EMIGRANTI SICILIANI: LEGAMI CON LA PROPRIA TERRA D’ORIGINE DI ALDO PALMERI
Il prof. Aldo Palmeri (ex docente universitario ed ex dirigente superiore- coordinatore dell’Assessorato al Lavoro Regione Sicilia- Settore Emigrazione) ha già pubblicato diverse opere editoriali negli ambiti dell’Emigrazione e dell’Immigrazione. I motivi che hanno indotto l’autore a realizzare questo sesto volume sulle emigrazioni siciliane (con testo in italiano ed inglese) sono quelli di offrire la possibilità ai siciliani d’oltreoceano di rivisitare , tramite foto storiche, i loro luoghi nativi; inoltre di rappresentare uno strumento per mostrare alle nuove generazioni la storia, il territorio, le leggende, le tradizioni popolari e religiose, i piatti tipici dei Paesi d’origine dei propri genitori e nonni, al fine di suscitare in loro il desiderio di venirli a visitare.
Il volume del prof. Palmeri, recentemente, è stato riconosciuto “Testimonianza da promuovere presso i siciliani residenti all’estero”dalla Regione Siciliana, Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro- Dipartimento Lavoro:Servizio Emigrazione ed Immigrazione.
I SEGRETI DEL CIELO DI ITALO TONI
Lo scrittore eoliano Italo Toni, nato a Quattropani, nell’isola di Lipari, con questo lavoro ha già pubblicato ben nove libri ed è in fase di stampa il decimo, che riguarda la storia dell’Unità d’Italia (dal 1860 sino alla fine della seconda guerra mondiale).
“Quando la tristezza ti logora il cuore, ci si rifugia nei sogni per avere quelle cose belle che la vita non ti può dare”. Così Italo Toni introduce la descrizione del suo libro “I segreti del cielo”, animato dalla devozione, dalla fede,dall’amore per la sua consorte Maria e per i suoi figli Graziella,Daniela,Catia e Luca. Nel suo intervento introduttivo Antonio Brundu ha affermato che “l’autore tocca ed affronta, con coraggio e con estrema naturalezza e senza alcuna pretesa scientifica e dottrinale, tematiche filosofiche e teologiche attraverso i quattro elementi principali che formano e compongono l’essenza dell’esistenza e della vita: aria, acqua, terra e fuoco”.
Catia Toni, figlia dell’autore, è intervenuta con parole toccanti e commoventi nei confronti del padre ed ha esposto, con profondità di animo, i contenuti del libro che l’autore ha voluto dedicare a due suoi cari amici.: Graziella Crisà e Santoro.
Don Alessandro Lo Nardo ha definito Italo Toni una persona speciale, una vera perla, con grandi doti e una forte sensibilità, che vengono fuori nel leggere i suoi libri, compreso l’ultimo, sui segreti del cielo, dove esiste un cammino preciso basato sull’alternanza fra bene e male, bello e brutto,fede e non, debolezza e forza, mondo fra superficie e ciò che sta sotto e fra superficie e ciò che c’è sopra.
Italo Toni ha ribadito che la sua forza ispiratrice scaturisce dal suo mondo interiore e ciò che sente lo deve esprimere, necessariamente, non solo attraverso le parole ma, specialmente, tramite i suoi scritti.
LE RUPI ERRANTI DI ANTONIO FAMULARO
Antonio Famularo, nativo di Lipari, è un artista ed un cantautore eoliano. Ha scritto delle opere di narrativa, raccolte di poesie ed ha composto canzoni che fa ascoltare con la sua inseparabile chitarra. Nelle sue opere vi sono tutti gli elementi che contribuiscono a creare il fascino del mito: il soffio dei venti (che ricordano le figure di Eolo e di Ulisse, il Faraglione di Pollara nell’isola di Salina, la leggenda del lago di Lingua). Inoltre esprime il suo amore per il mondo eoliano traendo ispirazione dalle bellezze e atmosfere magiche dell’arcipelago delle sette sorelle. Così ha disegnato, con meticolosa pazienza, opere grafiche e pittoriche che ritraggono le piccole realtà, le piccole cose, e i piccoli scogli, isolette e faraglioni, quali “testimoni silenziosi” di tanti fatti ed avvenimenti che si sono verificati nel mare delle isole Eolie, attraversate da navigatori e genti di tante civiltà, in ogni epoca e in ogni tempo. La mostra dell’artista inaugurata il 12 luglio scorso ed intitolata “Le rupi erranti: sulle orme di Eolo alla ricerca del mito”rimarrà esposta al pubblico sino al 31 luglio prossimo.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/16/2010
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