Palermo- In Sicilia "ci sono enti che esistono solo per pagare i gettoni di presenza dei Consigli di amministrazione", come l'ente autonomo portuale di Messina. A denunciarlo è la Confindustria siciliana che oggi ha presentato in conferenza stampa un documento con le proposte che saranno sottoposte ai candidati alla presidenza della Regione, per le regionali del 13 e 14 aprile. Citando il caso Messina, Confindustria ricorda che l'ente portuale esiste da sessant'anni e ha un solo impiegato a fronte di 14 consiglieri di amministrazione. Per pagare le loro indennità e quelle di amministratori e revisori di conti, l'ente sborsa 130.398 euro, il 58% dei 225mila euro che riceve come stanziamento dalla Regione siciliana. "Altri 44.841 euro - sottolinea Confindustria - sono destinati al pagamento di studi e consulenze tecniche e legali"."Abbiamo assistito in questi anni, da parte della Regione e degli enti locali di ogni dimensione e colore politico - si legge nel documento degli industriali - alla creazione di aziende pubbliche di qualunque tipologia per gestire servizi quali rifiuti, acqua, elettricità, gas, trasporti e aeroporti. Queste società, con l'affidamento di servizi in house operano in regimi protetti, erogano servizi scadenti e costosi ai cittadini, e sottraggono spazi vitali per capitali ed iniziative private".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/15/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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