Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari
Il sindaco Mariano Bruno firmerà questa mattina l'ordinanza di divieto di tratti di costa e spiagge di Valle Muria (nella foto) e Praia Vinci nella parte occidentale dell'isola, e tra Capo Rosso e Pietra Liscia e la spiaggia dei gabbiani nella parte orientale: interdetti la sosta, la balneazione, navigazione e l'ancoraggio. In questi ultimi due casi entro i 100 metri, come del resto da ordinanza della Capitaneria in vigore da diversi anni. Che disciplina, va ricordato, anche la distanza, spesso disattesa, dall'ingresso nella Grotta del Cavallo a Vulcano, luogo fino a qualche giorno fa frequentato oltre che dal presidente del Senato Renato Schifani, anche da motonavi per minicrociere. Le disposizioni sono state assunte dal gruppo della Protezione civile coordinato dai geologi Alessandra Pagliara e Giuseppe Basile che hanno mappato le zone a rischio. Il sindaco ha ordinato anche lo sgombero degli ambulanti dalla piazza di Marina corta che tra qualche giorno ospiterà migliaia di vacanzieri e residenti per la festa del patrono San Bartolomeo. «Le spiagge saranno restituite alla libera fruizione - ha detto il sindaco - al termine dei lavori di messa in sicurezza e per il concessionario del lido di Valle Muria vedremo di trovare una soluzione, di concerto con la Regione, per evitare che possa perdere la stagione. Il lavoro svolto dalla Protezione Civile nazionale e regionale e dal Comune di Lipari ha dimostrato come queste siano isole tenute sotto controllo e nelle quali non si nasconde nulla. Tutto - continua il primo cittadino - è tornato alla normalità: nei pontili galleggianti non si trovano posti barca e per le strade c'è la solita allegria e festosità. La prova è data anche dal fatto che la Protezione civile ha lasciato l'isola». A parlare non è il primo cittadino di "Amity island" ( Lo Squalo di Spilberg ) come è stato ribattezzato sul web ma un sindaco che inevitabilmente ha dovuto giocare a carte scoperte facendo i conti con le notizie false di morti e feriti, con la pesante ombra del presidente del Senato e del ministro dell'Ambiente in vacanza, proprio nei momenti del terremoto, nelle sue isole e con un piccolo esercito di turisti reporter pronti a vendere la spettacolarità delle immagini. In piena estate tutto ciò non poteva non avere conseguenze sul turismo. Tutto il resto, comprese le normali microscosse sullo Stromboli spacciate fino a ieri chissà per cosa, è purtroppo montatura giornalistica.
Mentre bisognerebbe pensare ad altre questioni come ad esempio, ad un mese dalla ripresa delle lezioni, allo stato di sicurezza delle scuole, tema ieri sollevato dall'ex segretario del Pd di Lipari, Saverio Merlino e dal segretario di Ugl Scuola Sicilia, Bartolo Pavone. Ma più in generale alla protezione delle isole minori dal degrado ambientale. A tal proposito i senatori Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci chiedono al ministro Prestigiacomo: «Pochi mesi fa - hanno sottolineato i senatori - il Parlamento ha votato una legge che assegna al ministero dell'Ambiente fondi, sia pure insufficienti, per combattere il dissesto del territorio; la vicenda, fortunatamente senza gravi conseguenze di Lipari, è una ragione di più per sapere subito quando e come questi soldi verranno spesi, e se una parte verrà destinata alle isole minori».
Intanto sul mancato rispetto dei divieti di balneazione a Lipari la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un'inchiesta per individuare eventuali responsabilità.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/19/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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