Ginostra, ingenti i danni provocati dal mare

Ginostra, ingenti i danni provocati dal mare Ginostra- Ginostra è stata colpita duramente dall’ondata di furia del vento e del mare in tempesta. Ginostra si lecca le ferite, che ancora una volta le sono state inferte da Eolo, che inesorabile si è abbattuto nel piccolo borgo di Stromboli, lasciando dietro di sé danni ingenti. Quelli strutturali, alla struttura portuale, oggi non si possono ancora accertare. Il porticciolo, infatti, è ancora invaso dalle onde, ed avvicinarsi è un’impresa. Ma alcune certezze ci sono già : le traversine di uno dei due pali che sostenevano il faro sono state letteralmente divelte dalle folate del vento, così come uno dei due fari è scatto scippato e fatto volare in mare. Scomparsa tra i flutti la passerella in acciaio utilizzata per l’imbarco e sbarco dei passeggeri dagli aliscafi. Divelta e distrutta parte della base in grigliato, dove si accostano i mezzi veloci per poter compiere l’operazione di ormeggio. Un natante da diporto ,che si trovava tirato a secco al Porticciolo del Pertuso è stato trascinando via dalle onde. Cos’ come ormai si trovano in mare le decine e decine di sacchi di immondizia, che erano stati accantonati al porto, in attesa di essere trasferiti dall’Impresa che si occupa del servizio. Molti i massi trasportati sulla strabella che collega i due piccoli porti. Quel che più preoccupa , poi, è l’ennesimo duro colpo inferto al già precario stato di difesa della struttura portuale, rimasta praticamente “nuda” , senza quel minimo di massi che possano evitare che il mare continui la sua opera di pericoloso scavo al di sotto del molo, già spaccato in due, e che potrebbe aver già subito un ulteriore danno. Ma per la struttura portuale, e per capire se anche la parte in cemento ha subito danni, bisognerà attendere che il mare si calmi. Al momento la situazione resta , ancora, precaria. E Ginostra, dal pomeriggio di Pasqua, è completamente isolata. Mentre da domani, tempo permettendo, potrebbe tornare in mare il vecchio e caro “rollo”.

, a cura di Tiziana Medda