Palermo- Il vice presidente della Regione, Nicola Leanza, ha assegnato la delega alla sanità, che deteneva a interim dal 29 febbraio dopo le dimissioni dalla giunta di Roberto Lagalla, all'assessore ai Lavori Pubblici Agata Consoli. Il decreto presidenziale è stato firmato tre giorni fa. Fino all'insediamento del nuovo governo regionale, Agata Consoli, che non è candidata alle prossime elezioni, guiderà entrambi gli assessorati. Intanto per sindaci, assessori, presidenti di province, consiglieri comunali della Sicilia scattano gli aumenti Istat sull'indennità di funzione e sui gettoni di presenza. Un provvedimento atteso da quattro anni e che entra in vigore a tre settimane dal voto, dopo il decreto varato dall'assessore regionale agli Enti locali, Paolo Colianni (Mpa).La Regione, non aveva finora recepito la norma contenuta nella Finanziaria nazionale del 2006, che decurtava del 10% le indennità. Soltanto il 20% dei comuni, per autonoma iniziativa, aveva osservato il provvedimento nazionale.Adesso l'assessore intende far partire «quasi contemporaneamente – dice – i tagli e gli aumenti», annullando l'effetto dei primi. A decorrere dal 2004 ci sarà un incremento del 4,6%, dal 2007 scatterà un ulteriore aumento del 3,7%.I benefici saranno da un minimo di 116 euro al mese per i sindaci dei comuni con meno di tremila abitanti, ai 600 euro per quelli con popolazione superiore a 500 mila abitanti.«L'iter – ha spiegato l'assessore – è scattato da tempo, prima delle dimissioni del governatore Salvatore Cuffaro. Se si conclude adesso è perchè abbiamo atteso i pareri giuridici sulla riduzione prevista dalla Finanziaria nazionale».Intanto, sono stati congelati gli scatti automatici di anzianità per gli oltre 17 mila dipendenti regionali, per un importo di circa 16 milioni. L'Aran presenterà un altra bozza, nella quale dovrebbero essere confermati gli aumenti (da 73 a 137 euro lordi mensili per il biennio 2006-2007) ma non le promozioni automatiche.«La Sicilia è la regione più povera d'Italia e la politica pensa ad aumentarsi gli stipendi. E' una vergogna alla quale chiediamo di porre immediato rimedio», ha commentato in una nota il candidato de La Destra alla presidenza della Regione Siciliana Ruggero Razza.Secondo Ruggero Razza «questa decisione scellerata potrebbe indurre tanta gente a mandare a quel paese i politici e non andare a votare».«Non ci interessano le ragioni che hanno portato a questo aumento – ha aggiunto il candidato de La Destra – perchè se la gente non arriva a fine mese non ci sono motivi moralmente validi per giustificare anche un solo euro in più alla Casta». «Ai siciliani noi diciamo, invece – ha concluso Ruggero Razza – che solo la nostra presenza in Parlamento potrà impedire ai signorotti del governo e del sottogoverno, che stanno al centro e a sinistra, di far fare una bella dieta ai loro smodati e continui appetiti».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/29/2008
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