Arpad Kirner e la sua fantastica discesa all’interno del cratere dello Stromboli

Arpad Kirner e la sua fantastica discesa all’interno del cratere dello Stromboli

 

“Stavo realizzando una avventura scientifica che avevo programmato per anni. I miei amici pensavano che fossi pazzo quando ho annunciato la mia intenzione di esplorare il cratere di un vulcano attivo, a scendere nelle profondità della sua enorme fossa, per fotografare l'infernale sfiato in aria mentre si fumava e brontolavano, per andare dove le esplosioni si susseguono rapidamente e dove, ancora misterioso, si verificano costantemente fenomeni del genere. Nessuno di quelli che mi avevano preceduto in studi vulcanici aveva osato una discesa in un cratere in piena attività. Essi si erano accontentati di semplici escursioni alla bocca del Vesuvio o dell'Etna durante i periodi di quiescenza. Se sono riuscito nel mio piano, sapevo che avrei testimoniato fenomeni visti da nessuno prima”. Così raccontava nell’aprile 1933 sulla rivista “Popular Science” la sua fantastica avventura Arpad Kirner, ingegnere ed esploratore scientifico che nel 1914 ha compiuto l’impresa di scendere nel cratere dello Stomboli. Perché proprio Stromboli? Perché lì era sicuro di trovare lo spettacolo che desiderava trovare e che voleva testimoniare; inoltre conosceva bene il vulcano, in quanto aveva scalato le sue pendici, vicino la bocca e sapeva che, di anno in anno, la forma del suo vertice aveva subìto modifiche. Era una sfida, un’insaziabile fame di scoperta e di curiosità, un sogno rischioso ma allo stesso tempo troppo affascinante per Kirner. “Un casco in acciaio proteggeva la mia testa da rocce volanti. Il mio vestito, le scarpe, i guanti, sono stati tutti fatti di amianto.
Legato alla schiena, erano bombole di ossigeno che mi hanno permesso di respirare tra i fumi. Se sono tornato all'aria aperta alla luce del sole, dopo questo viaggio in un inferno, vorrei riportare campioni, solidi e gassosi, di eccezionale interesse”, continuava Kirner. L'aria lì sotto aveva una temperatura di 150 gradi, piena di vapori sulfurei velenosi. Un’esperienza da film di fantascienza in cui il protagonista ha rischiato la vita, ma è riuscito in un’impresa ritenuta da tutti impossibile. L’uomo per sua natura ha cercato sempre di sondare l’insondabile: il viaggio nello Stromboli di Kirner ne è la piena dimostrazione.

di Alessandra Leone



Data notizia: 3/4/2015

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Arpad Kirner - cratere - discesa - Stromboli -



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