Gazzetta del Sud
Messina- L'annuncio, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, lo aveva dato venerdì scorso, nella suggestive cornice del quattrocentesco monastero di San Placido Calonerò: «Lunedì partiranno i lavori sulla Panoramica». Un annuncio che, però, tale è rimasto. C'è stata, questo sì, l'ordinanza dell'ing. Giuseppe Celi, dirigente alla Viabilità di Palazzo dei Leoni, con la quale si "annunciava", ancora una volta, la chiusura al transito della corsia lato monte (direzione Palermo–Messina) della Panoramica, al chilometro 6+200, in prossimità del bivio per Faro Superiore. Un provvedimento dovuto, appunto, all'imminente apertura del cantiere. Ma anche quello è rimasto un annuncio: la strada è ancora aperta, del cantiere non c'è traccia.
Così ieri mattina Ricevuto, letteralmente furibondo, ha preso carta e penna e ha scritto un'infuocata nota inviata allo stesso Celi e, per conoscenza, al suo assessore ai Lavori pubblici, Lino Monea. «Osservo – afferma il presidente – che i lavori per la messa in sicurezza della strada provinciale Panoramica dello Stretto a tutt'oggi non hanno avuto ancora inizio. Ciò contraddice palesemente l'impegno assunto dall'impresa e dall'Amministrazione provinciale nei confronti della cittadinanza con notizie date anche alla stampa. La signoria vostra – scrive Ricevuto a Celi – è sollecitata, pertanto, ad intervenire tempestivamente ed a disporre immediatamente quanto necessario perché si dia inizio ai lavori medesimi. Per attuare una concreta politica di credibilità dell'ente, inoltre, sarebbe stato opportuno giustificare il ritardo attraverso una necessaria informazione da dare al presidente ed all'assessore, oltre che attraverso notizie da dare alla cittadinanza, per il tramite degli organi di stampa. Purtroppo ciò non è accaduto! Mi rammarica significarle, pertanto – conclude Ricevuto – che non saranno più tollerati, per il futuro, ulteriori ritardi o omissioni di iniziative che possano compromettere il ruolo e l'immagine della pubblica amministrazione».
Immagine alla quale il presidente della Provincia sembra tenere molto. Perché non c'è nulla di peggio del mancato rispetto degli "annunci", cui purtroppo la politica ha ormai abituato la cittadinanza. Qualcuno doveva e deve vigilare sull'impresa che deve far partire i lavori, ossia il dirigente Celi. Qualcuno doveva e deve vigilare sul dirigente stesso oggi attaccato con questa pesante nota. E quel qualcuno è l'amministrazione provinciale, guidata dallo stesso Ricevuto che oggi scrive parole di fuoco. (s.c.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/29/2010
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