"Ridiscutere il progetto del megaporto"

"Ridiscutere il progetto del megaporto" Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari «I parlamentari regionali dell'Udc presenteranno un'interrogazione al presidente della Regione Raffaele Lombardo per dire no alla realizzazione del megaporto a Lipari». Lo ha annunciato il senatore Giampiero D'Alia, leader regionale dell'Unione di Centro, al convegno dal tema: "Eolie, quale sviluppo, cominciamo dal porto", organizzato dalle forze di opposizione, del centrosinistra di Lipari. D'Alia ha anche preannunciato una interrogazione al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Nel corso dell'incontro di ieri mattina, moderato dall'ex sindaco Michele Giacomantonio, in un noto hotel del centro, sono intervenuti tra gli altri l'on. Francantonio Genovese del Pd, il prof. Baniamino Ginatempo di Sinistra, Ecologia e Libertà ed appunto il senatore D'Alia il quale ha etichettato, senza mezzi termini l'operazione della Lipari Porto Spa come "una grossa speculazione immobiliare". D'Alia ha specificato che l'Udc «non è contro niente e contro nessuno ma a favore dello sviluppo equilibrato di queste isole. Il Comune deve tutelare l'interesse generale – ha detto – ma quando si costruisce una città nella città che prescinde dagli operatori economici eoliani c'è da preoccuparsi perché si svuota l'economia locale per importarne e favorirne un'altra». Non si parla mai – stato osservato – dei paletti fissati dal Consiglio comunale tre anni fa a tutela proprio degli operatori economici eoliani. Per D'Alia «i motivi «bisognerebbe chiederli all'Amministrazione che quei paletti dovrebbe far rispettare». E per quanto riguarda l'investimento di 130 milioni di euro «la maggior parte di quei soldi non c'entra col porto – ha concluso – ma con la speculazione, legittima da parte dei privati, che col pubblico, però, non ha niente a che fare». Anche l'on. Francantono Genovese ha voluto chiarire la posizione del PD dopo le recenti dichiarazioni del segretario regionale Lupo. «Ritengo superfluo dire che siamo sulla stessa lunghezza d'onda e al di là di ogni possibile strumentalizzazione, ritengo che la questione di questo megaporto debba essere approfondita. Non c'è dubbio infatti che non c'è alcun pregiudizio rispetto al tema della portualità che alle Eolie va attenzionata dopo anni di ritardi, ma gli interventi debbono essere portati avanti in sinergia e coinvolgendo la popolazione. Credo che il progetto presentato con l'idea di "chiudere" l'accesso all'isola" consegnando dunque il tutto ai privati debba essere rivisto. Nessuno, specie di questi tempi rifiuta l'investimento privato, ma è chiaro che occorre approfondire, visto il contesto l'impatto ambientale, sociale ed economico. L'ente pubblico non non può – conclude il leader del Pd – abdicare la gestione dell'isola, visto che parliamo di gestione delle aree per 50 anni e quindi chiediamo di rimettere in discussione l'accordo stipulato dall'Amministrazione Bruno, aprendo un tavolo per far partecipare tutti gli attori e la stessa popolazione. Credo che sia questo il percorso da seguire, senza forzatura e senza strumentalizzazioni che magari hanno il solo fine di portare in una direzione opposta». E la presa di posizione favorevole del presidente della Regione? «Anche qui ritengo che sia stato colto l'aspetto superficiale del problema. Magari il presidente Lombardo ha detto di essere favorevole al potenziamento della portualità insulare, ma questo è un punto che tutti ribadiamo: su modi e tipologia di interventi è giusto approfondire».

, a cura di Peppe Paino