Stromboli- In duecento in piazza, come annunciato nei giorni scorsi, contro l’abbandono invernale e contro la Siremar che taglia collegamenti marittimi senza motivazioni. Da stamattina, però, dopo le proteste di ieri, dovrebbe tornare la fondamentale corsa di linea delle 7,20 per gli studenti e per gli abitanti in genere. Con il vulcano tranquillo, Stromboli questa volta fa sentire la voce dei suoi abitanti: “ In inverno – gridano di fronte al sindaco Mariano Bruno giunto ieri nell’isola per sostenere i concittadini esasperati- è come se non esistessimo”. Ed ancora, spiega il presidente della circoscrizione Carlo Lanza ( nella foto) “gli aliscafi della società di stato- passano, inspiegabilmente dai quattro dell’estate ai due in servizio; viene leso il diritto allo studio e alla mobilità; la Protezione civile si accorge di noi soltanto in caso di emergenza e a livello sanitario- aggiunge Lanza- non possiamo contare sulla presenza fissa di un medico condotto e su un presidio medico ben strutturato e organizzato”. Tutto questo alle pendici di uno dei vulcani più attivi del mondo. Lo stato di emergenza c’è: ma i servizi fondamentali non funzionano. Il sindaco Bruno incalzato dalla accuse e dalle domande degli isolani dice basta. Chiama subito la Siremar e riesce ad ottenere dall’amministratore straordinario Riccardo D’Andrea, quanto meno, il ripristino dell’importante collegamento del mattino oltre a quello delle 10,00. Con i tempi che girano è già tanto; non a caso lo stesso presidente Lanza alla fine della manifestaizone lo ringrazia a nome della comunità. Ma se gli isolani, in questo periodo, non hanno accusato ulteriori disagi nella mobilità, lo devono anche al puntuale servizio offerto dalla Ustica Lines.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/9/2010
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