Riceviamo dal presidente del Consiglio, Pino Longo e pubblichiamo una mozione sul depuratore di Canneto Dentro:
MOZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PINO LONGO
Il Consiglio Comunale
PREMESSO
-che in data 6 dicembre 2010 si teneva presso la Prefettura di Messina una conferenza di servizi; (doc.1)
-che tale conferenza e gli atti non erano stata pubblicizzati sull’albo pretorio on line del Comune di Lipari ;
-che la precitata circostanza veniva rilevata dal Presidente del Consiglio Comunale, delegato dal Sindaco, unitamente alla limitatezza del tempo concesso per l’esame degli atti rilevando la necessità di aggiornare ai lavori in presenza di un vizio sulla validità della conferenza stessa; (doc.1)
-che lo stesso Presidente del Consiglio Comunale richiedeva un maggior tempo al fine di effettuare una più compiuta ed approfondita istruttoria; (doc.1)
-che in data 11 dicembre 2010 si è tenuto presso l’Aula Consiliare del Comune di Lipari un incontro pubblico indetto dal Presidente del Consiglio Comunale e dal Presidente della Commissione Consiliare LL.PP. tra alcuni consiglieri e la cittadinanza al fine di approfondire le tematiche relative al progetto definitivo in vista del Consiglio Comunale convocato per la giornata del 12 dicembre;
-che alla predetta partecipavano numerosi cittadini, associazioni di categoria, capigruppo e consiglieri comunali nonché il RUP;
-che all’esito dell’incontro emergeva una disinformazione della cittadinanza e dei Consiglieri comunali in ordine al progetto ed alla sua localizzazione, i quali avevano visione del progetto solo in quella data;
-che il Consiglio Comunale all’unanimità nella seduta del 12 dicembre 2010 approvava un ordine del giorno con cui si contestava la localizzazione dell’impianto a Canneto Dentro, ribadendo le scelte già effettuate con l’approvazione del PRG ; (doc.2)
-che contestualmente si richiedeva la trasmissione di alcuni atti del procedimento non ancora trasmessi (verbale conferenza di servizi del 6 dicembre 2010) nonché si riservava la presentazione di ulteriori ed approfondite osservazioni all’esito dell’acquisizione della documentazione; (doc. 2)
-che copia dell’ordine del giorno veniva inviata dal Presidente del Consiglio Comunale al Commissario Delegato con la richiesta del verbale del 6 dicembre 2010; (doc. 3)
-che anche il Difensore Civico chiedeva copia della documentazione al Commissario Delegato; (doc. 4)
-che in data 20 dicembre 2010 si teneva una conferenza dei capigruppo durante la quale si acquisivano le osservazioni rese da alcuni cittadini; (doc. 5)
-che in particolare pervenivano delle osservazioni rese da:
1.Petizione Popolare a firma di circa 350 abitanti con cui si lamentava, anche sotto il profilo della Valutazione di Incidenza Ambientale, la scelta della localizzazione dell’impianto tenuto conto della adiacente zona turistica residenziale, della vicinanza delle case poste ad una distanza inferiore a quella prevista dalla legge e dalle linee guida nonché della particolare conformazione dei luoghi che potrebbe moltiplicare le emissione odorose. (doc. 6)
2.Edilcisa s.r.l., con cui si lamentano pregiudizi all’attività economica esercitata; (doc. 7)
3.n. 7 consiglieri comunali, con cui si evidenziava che la scelta di Canneto Dentro danneggia
a)gli artigiani ed i loro dipendenti
b)i residenti di Pirrera, Serra e Canneto;
c)i turisti e gli operatori turistici di Canneto
I consiglieri inoltre contestavano, tra l’altro, gli impedimenti alla localizzazione dell’impianto nel luogo indicato nel PRG e dissentivano dalla scelte effettuate poiché incompetente istituzionalmente. (doc. 8);
4.n. 4 consiglieri, inoltre, integravano le osservazioni cui al punto 3 contestavano il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale nonché “le eventuali affermazioni false in cui si allude ad un coinvolgimento specifico del Consiglio Comuanle per la localizzazione del depuratore …” (doc.9)
5.Osservazioni rese dal Presidente della Commissione LL.PP. con cui evidenziano numerose e rilevanti problematiche emerse dall’esame del progetto con particolare riferimento a:
a)Realizzazione stazione di sollevamento a Marina Lunga
b)Realizzazione stazione di sollevamento Canneto Unci;
c)Realizzazione stazione di sollevamento di Timpone Corvo;
d)Impianto depurazione (problematiche con l’adiacente realizzanda area artigianale nonché emissioni odorose negli abitati vicini stante la particolare conformazione dei luoghi) (doc. 10)
nonché espressa non condivisione in ordine al sito scelto ed iter seguito;
-che risulta essere stata presentata dall’Assessorato regionale dell’energia e dei Servizi di pubblica utilità nota n. 47643 con la quale si lamentano gravi lacune nella documentazione progettuale inviate nonché nell’iter del procedimento (doc. 11);
-che il Codacons Messina ha fatto pervenire una nota con cui si evidenziava
(a)l’incompetenza del Commissario in ordine alla realizzazione del depuratore atteso che lo stato di emergenza è stato dichiarato in relazione all’approvvigionamento idrico e non all’intero ciclo di gestione delle acque,
(b)la disapplicazione delle ordinanze della Presidenza del Consiglio con cui si deroga alle normative in materia di procedimento anche sotto il profilo ambientale per violazione della normativa comunitaria e delle convenzione internazionali, nonché per insussistenza dello stato di emergenza sotto il profilo della depurazione così come richiesto dalla Commissione Europea,
(c)il mancato rispetto della partecipazione dei cittadini e delle associazioni di categoria stante la mancata possibilità di partecipare alla conferenza di servizi nonché il diniego (al momento sostanziale) al diritto di accesso nei ristretti termini dettati unilateralmente dal Commissario per la presentazione di eventuali osservazioni,
(d)omessa pubblicità della realizzazione dell’opera e degli atti del procedimento sui siti web (prevista sia per legge sia per espressa scelta del Commissario) non solo con riferimento alla procedura di approvazione del progetto ma anche in ordine alla procedura di VIA e Valutazione di incidenza per i siti SIC e ZPS nonché omessa pubblicazione del progetto (e visione dello stesso) in relazione alla procedura di esproprio,
(e)problematiche in ordine alla scelta della localizzazione dell’impianto stante il mancato rispetto delle distanze previste dalla norme di settore,
(f)mancato approfondito studio degli effetti delle emissioni odorose con riferimento alla particolarità del sito nonché alla brezze di terra e di mare tipiche delle zone costiere,
(g)mancato approfondito esame della incidenza tra l’impianto di dissalazione ed il realizzando impianto di depurazione sotto il profilo non solo delle prese d’acqua e degli scarichi a mare ma anche con riferimento all’impatto sul territorio,
(h)realizzazione della pompa di sollevamento e del collettore a pochi metri dall’unica spiaggia di Lipari e studi sulle eventuali emissioni odorose delle stesse nonché sulla possibilità di scarico diretto a mare dei liquami;
segue
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/23/2010
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