Gazzetta del Sud
Palermo-Tempi di crisi si sa... ma i deputati di Sala d'Ercole, paradossalmente ne beneficiano, almeno alla bouvette. La società che si è appaltata il servizio bar e ristorante di Palazzo dei Normanni ha proposto un ribasso del 18%, consentendo un significativo risparmio all'Ars che integra quanto pagano i singoli deputati. Quest'anno la ditta appaltatrice ha voluto estendere lo stesso sconto del 18% ai singoli utenti ed ecco che allora dal primo febbraio i Novanta inquilini del Palazzo pagheranno un caffè 36 centesimi (finora erano 40) e un pranzo completo 8 euro (a Palazzo Madama, sede del Senato di cui l'Ars mutua il regolamento, il costo è invece di 50 centesimi il caffé e di 13 euro il pranzo).
Ed ecco qualche dettaglio: pranzo completo, dall'antipasto alla frutta, 8 euro (senza considerare bevanda e pane, in questo caso salirà a 9 euro); un solo antipasto all'italiana 1,21 euro (anziché 1,50); spaghetti alle vongole 1,85 euro; una frittura di triglie 2,78 euro; contorno 0,93 centesimi; macedonia 1,13 euro.
Ci penserà l'Ars a versare per ogni consumazione un'integrazione equivalente a quanto speso dal singolo "utente finale" che percependo poco meno di diecimila euro al mese netti, potrà tirare un sospiro di sollievo.
La gara è stata vinta dalla Hassio, cooperativa di Serradifalco che già gestiva questo servizio; le casse dell'Assemblea risparmieranno circa 125 mila euro all'anno. L'anno scorso il costo ha pesato per circa 700 mila euro; nel 2011 non dovrebbe superare il tetto di 580 mila euro.
Gli onorevoli risparmieranno e in piccola parte recuperano il taglio allo stipendio scattato dopo che l'Ufficio di presidenza ha approvato i decreti attuativi della manovra di contenimento dei costi annunciata la scorsa estate dal presidente Francesco Cascio, sulla scorta di quanto fatto a Roma dal Senato. E' stata infatti approvata la riduzione del 10 per cento dell'indennità lorda, il che significa 550 euro in meno: anche se, rispetto a dicembre, la busta paga dei deputati non cambierà visto che è scattato l'incremento annuale dello stipendio previsto per i senatori e che negli ultimi due anni Palazzo dei Normanni non aveva varato.
Tagliate, inoltre, le indennità di trasporto per il presidente (meno 50 per cento) e per gli altri componenti dell'Ufficio di presidenza (meno 40). E' già operativo intanto lo stop al cumulo della pensione da ex deputato dell'Ars per i deputati nazionali: nonostante il ricorso presentato al Tar dal senatore Salvo Fleres. Fino a dicembre scorso 14 tra senatori e deputati alla Camera hanno incassato insieme con l'indennità di parlamentare anche la pensione maturata da deputati dell'Ars.
Cascio ha posto fine a questo scandalo. Era ora!
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/29/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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