Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Più volte è stato ribadito anche con toni particolarmente severi, che la non realizzazione in brevissimo tempo del depuratore di Lipari, avrebbe comportato gravissime responsabilità economiche e penali sopratutto per coloro che avessero intralciato l'iter burocratico – amministrativo.
In quanto lo stato Italiano è stato deferito da parte della Commissione Europea per l'ambiente alla corte di giustizia Europea, in particolar modo il problema più grande ricade sulla Regione Sicilia, per cui le altissime multe previste ricadrebbero sulla regione ed a ruota sui comuni inadempienti, certamente guai seri.
Fermo restando che realizzare un depuratore nella nostra isola raccoglie il consenso di tutta la popolazione, oltre a rappresentare un segno di civiltà, e che le divergenze di opinione nascono fondamentalmente dalla scelta del sito.
Non si può non rilevare come l'allarme e l'amplificazione dei contenuti risultino esagerati e tendono a conclamare e giustificare le scelte, fin qui fatte , in quanto Lipari non è inserita nella lista dei comuni inadempienti, redatta dalla Comunità Europea.
Approfondendo l'argomento si scopre che anche per Lipari, sicuramente il termine è scaduto ed esattamente il 31 dicembre 2005, ma è fin troppo palese che i tempi non sono così ristretti come per i comuni in elenco già scaduto intorno all'anno 2000.
Alla presente allego lo stralcio dei comuni siciliani interessati dalla lista redatta dalla Commissione Europea per l'ambiente (fonte ADUC)
Per chi volesse approfondire l'argomento segnalo due link da visitare:
http://www.aduc.it/comunicato/acque+inquinate+italia+inadempiente+deferita+alla_17507.php
http://www.aduc.it/comunicato/acque+inquinate+italia+inadempiente+deferita+alla_17499.php
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/23/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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