Ferlazzo, PDL: quale linea politica ?

Ferlazzo, PDL: quale linea politica ? Riceviamo da Angelo Ferlazzo e pubblichiamo: Da un convinto sostenitore PDL Oggi negli organi di stampa on-line che ormai si sostituiscono evidentemente al dialogo e al confronto interpersonale, leggo, peraltro, scritto a caratteri maiuscoli la parola abbandono. Termine che si addice più a chi si ritira o peggio non concordando o non condividendo lascia abbandona, va via senza se e senza ma. Rapportato al comunicato visto che io sono un sostenitore dichiarato e dichiaratamente a sostegno del dialogo e del cameratismo partitico, non capisco o mi sfugge la presa di posizione dei consiglieri Comunali della PDL che paventano logiche opportunistiche o di convenienza nell’allargare la PDL alle Eolie. Se non ricordo male lo scrivente con il primo dei non eletti nelle liste del Popolo delle Libertà, Fabrizio Famularo cercammo ostinatamente e per circa un anno in convocazioni concordate e incontri con gli stessi consiglieri di riorganizzare e quindi di dare un assetto più consono alla PDL liparota, che fino a quel punto era solo riferimento per circa 10 anni del Sindaco pro tempore Bruno e dei vari consiglieri. Quindi mai vi è stata una struttura che definisse linee politiche adeguate sia in maggioranza che adesso all’opposizione, sempre che questa vi sia stata quanto meno su argomenti che a suo tempo l’attuale maggioranza contestava. Linea politica, che è stata cercata dal sottoscritto molte volte, e chiesta al capogruppo altrettante, senza esiti, una squadra che esiste sulla carta ma che è stata sempre disattesa e mai convocata. Leggendo tra le righe del comunicato, e visto che da giorni si cerca di rimettere in piedi la PDL anche con il consenso dei vertici Provinciali, Regionali e Nazionali, non vorrei che passasse un messaggio sbagliato agli elettori di centro destra, strutturare un partito facendo proseliti e allargando le fila, recuperando realtà che in un passato non condividevano personalismi e che oggi si ritrovano nella prospettiva di una riorganizzazione, non vuol dire opportunismo ma opportunità da parte del Popolo delle Libertà di aggregare di condividere, di confrontarsi per dare al paese risposte che si aspetta essendo diversi e più concreti del passato sempre con maggiore coinvolgimento. Mi rifaccio alle ultime righe che scrissi come simpatizzante ed iscritto alla PDL dopo le ultime elezioni, “È naturale che l’apporto e il lavoro svolto nelle Istituzioni dei rappresentanti la PDL locale, gli ex amministratori e i grandi elettori determinanti per questo risultato, danno una spinta a che adesso si tracci un percorso di unità di intenti, nei e con i quali ancora una volta il Popolo della Libertà si identifica. Tra breve saremo tutti chiamati a un confronto serio e costruttivo dove ognuno porterà la sua esperienza. " Per servirci l'un l'altro diveniamo liberi”. Mi auguro che i consiglieri ritornino sui loro passi il loro apporto e la loro esperienza nel nuovo corso è apprezzata e richiesta, tanto quanto quella della base che invoca riorganizzazione, condivisione e chiarezza. Angelo Ferlazzo

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/11/2013

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