Lipari- Lettera del presidente Antonino Giaridna dell'Associazione Per Canneto al commissario per l'emergenza idrica Luigi Pelaggi:
Oggetto: localizzazione del depuratore dell’isola di lipari.
Egregio dott. Pelaggi,
prima dell’incontro, desideriamo portare a conoscenza, ancora una volta, il nostro pensiero sul necessario e utile depuratore. Abbiamo ricevuto la sua missiva inviataci il 21/02/2011 a mezzo fax con la quale ella, sig. Pelaggi, ha sinteticamente esposto, chiarimenti, a giustificazione della decisione intrapresa per l’installazione del depuratore, nel sito di Canneto dentro e desideriamo ringraziarla per aver dato risposta alla nostra lettera del 14 febbraio 2011.
Desideriamo ringraziare pure, il nostro Sindaco, che ha voluto invitarci a presenziare all’incontro pubblico odierno.
Ella sig. Pelaggi, piu’ volte ha dato, sommariamente e non in dettaglio, la sequenza dei vari passaggi per la progettazione dell’impianto in parola e abbiamo appreso anche, che unitamente al sig. Sindaco, al Rup. dott. Domenico Russo e a qualche consigliere, ha affrontato il gravoso problema del depuratore da installare nel sito di Canneto dentro ha sostenuto anche, che la segreteria tecnica competente, attraverso un sopralluogo, ha considerato inammissibile, per rischi geologici e geotecnici, il sito dove previsto dal prg. – dopo Pignataro; noi pero’, siamo a conoscenza che per quella zona esiste una convenzione tra i proprietari dei terreni ed il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ci domandiamo perche’ questa convenzione? Quali interessi si prevedono per la comunita’ eoliana? Ella che ha la facolta’ di andare in deroga, diciamo, alla qualunque, non poteva adoperarsi per uno spostamento utile e possibile, sempre in quella zona, per scansare i rischi sopra citati? Ci risulta pure che c’e’ gia’ un progetto per quella zona. E sconosciamo i motivi perche’sia stato abbandonato.
Quando amuri voli trova luogo, siamo solito dire a Lipari.In merito al degrado del sito Canneto dentro, umilmente vogliamo ricordare che l’isola di Lipari, non ha alcun centro degradato, tanto e’ vero, che e’ inscritto in quell’elenco straordinario famoso che ci promuove Patrimonio dell’Umanita’. Piuttosto, il degrado di cui ella si
vanta di eliminare, sara’ armoniosamente evidenziato dalla presenza di vasche progettate sia a Sottomonastero sia nella baia di Canneto localita’ Unci, dove d’estate, i tanti turisti dell’isola e i residenti, prendono il sole e si rinfrescano in quel mare ancora , ancora e ripetiamo ancora, limpido e pulito.
Cosa succedera’, e lo chiediamo a ella sig. Pelaggi, se un problema tecnico si verificasse alle vasche, o all’impianto, ed i liquami andassero in mare?
Noi non vogliamo a Lipari una seconda Cuma , anche perche’, Lipari
vive esclusivamente di turismo, l’agricoltura e’ in ginocchio, la pesca con le continue restrizioni non assicura piu’ pane per i pescatori , la Pumex che dava lavoro a centinaia di famiglie e’ scomparsa proprio perche’ la nostra isola e’ Patrimonio dell’Umanita’ , l’edilizia e’ ferma perche’, con i tempi che corrono, nessuno vuole investire; forse ancora oggi non ce ne accorgiamo ma il domani per gli eoliani
dell’isola, e’ veramente triste. Ella sostiene che l’ipotesi del sito Canneto dentro e’ divenuta concreta , dopo un incontro con i responsabili del consorzio artigiani di lipari, e dopo un rendering relativo all’ubicazione del depuratore, fra l’altro, e’ stata anche confermata la compatibilita’tra l’insediamento dell’ opera fognaria e di quello degli artigiani ma, se e’ come dice ella, sarebbe stato solo necessario il parere del consorzio artigiani - che fra l’altro, risulta, non abbia ancora ricevuto assicurazioni e certezze fondate sulla compatibilita’. Non era piu’ democratico coinvolgere la cittadinanza, nei tempi debiti per una disamina popolare su quello che si voleva progettare?
Con i mille discorsi “emergenze” ci stiamo avvicinando ad un sistema che sminuisce quelli che sono i principali sostegni della democrazia come si suol dire,”la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.
Non parliamo di ampia pubblicita’ per il depuratore a “ Canneto dentro” sig. Pelaggi, perche’ sicuramente , quando un’associazione, nata per essere di ausilio all’amministrazione nelle cose di pubblica utilita’, nata per collaborare nell’interesse del paese, e che opera nel mondo dello sport, della scuola e della vita sociale non viene coinvolta, e le viene vietato l’ingresso alla conferenza di servizio del 06/12/2010 tenutasi a Messina, si ha motivo di credere che, si vogliono tenere atteggiamenti di segretezza di cui sconosciamo gli scopi.
Dalla sua lettera inviataci proprio il 21/02 c.a., abbiamo motivo di credere che tutto e’ compiuto, pero’ possiamo aver male interpretato la sua lettera e potrebbero esserci ancora speranze per una discussione onde evitare uno scempio di cosi’ alto degrado ambientale sia a sottomonastero (porta principale di Lipari) sia nella baia di Canneto che tutti ci invidano, sia a Canneto dentro dove il consorzio artigiani dovrebbe far nascere opere produttive per l’economia del paese.
Noi come associazione preghiamo, ella, sig. Pelaggi, l’amministrazione comunale, il Consiglio comunale che deve lottare per non perdere il suo ruolo, affinche’ ci sia, da parte di tutti , alla luce di quanto e’ emerso con osservazioni, contestazioni, delibere consiliari, malcontenti di persone che si sono espressi su internet e che vogliono ancora il bene del paese, la massima comprensione, il massimo impegno, e l’abnegazione necessaria per far depennare, il sito di Canneto dentro come luogo ideale per la costruzione di questo grande gigante chiamato depuratore.
Questa richiesta, questa preghiera , perche’ desideriamo tenere, la
tranquillita’, la serenita’, la pace, e il benessere dell’isola minato da
una progettazione nefasta e assurda.
Si costruisca , non nel sito di Canneto dentro, un depuratore, che
arrechi il minor male possibile.
Auspichiamo che ancora la nostra comunita’ eoliana possa trovare,
l’ amor patrio, la volonta’, la forza, il coraggio per esprimersi fortemente, con piu’ determinazione, senza trascurare il minimo appiglio per arrampicarsi , se necessario, anche sugli specchi.
E come ebbi a dire un grande uomo patriota, quando i responsabili suoneranno le loro trombe, noi eoliani suoneremo le nostre campane.
Antonino Giardina
Presidente dell’Associazione Per Canneto
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/4/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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