Legittima la nomina di Villari

Gazzetta del Sud Messina- Il giudice del lavoro del Tribunale di Messina, Laura Romeo, ha chiuso la vicenda del contenzioso attivato dall'arch. Rocco Scimone, direttore della sezione Beni architettonici della Soprintendenza di Messina, rigettando il suo ricorso. Il procedimento era stato attivato dall'arch. Scimone contro l'assessorato regionale che, dopo averlo nominato soprintendente di Messina, lo aveva rimosso dall'incarico, a distanza di qualche mese, e lo aveva retrocesso a direttore della sezione Beni architettonici, nominando al suo posto il prof. Gianfilippo Villari. Con lo stesso provvedimento, in riferimento ai rilievi eccepiti da Scimone sulla nomina a sovrintendente di Villari, il magistrato conferma la legittimità del provvedimento assunto dall'assessorato Beni culturali, anche considerata la sentenza della Corte costituzionale sullo "spoil system", volta a impedire che l'avvicendamento dei titolari di incarichi dirigenziali sia rimesso al mero arbitrio dei direttori generali ma sia esercitato alla luce dei principi di ragionevolezza e del giusto procedimento, garantendo il contraddittorio e il sostegno di una adeguata motivazione nella scelta finale. Entrando nel merito il giudice sottolinea che è stato legittimo il provvedimento di nomina di Villari in quanto «adottato dall'assessorato sulla base di una complessa valutazione comparativa degli interessati» conformemente ai criteri oggettivi fissati con ddg n. 6076 del 31 maggio 2006 nonché alle direttive della Corte costituzionale con la decisione citata. «Tale valutazione - scrive il giudice - che è sfociata nell'attribuzione dell'incarico di soprintendente al prof. Villari, soggetto indubbiamente dotato dei requisiti normativi prescritti è senz'altro insindacabile nel merito, essendo stata adottata nel rispetto dei canoni generali di correttezza e buona fede nonché risultando ispirata al principio di efficienza dell'azione amministrativa come attestato dalla motivazione effettuata tra le posizioni dei due aspiranti sulla base dei titoli culturali, accademici, professionali e di anzianità»

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/21/2008