Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Approvati dall'Ars, la Finanziaria (52 sì 24) e il Bilancio (52 sì e 20 no) a conclusione di infuocato dibattito, che in certi momenti ha rischiato di assumere i toni della rissa. A favore hanno votato i deputati di Pd, Mpa, Fli, Api e Udc, con l'eccezione del capogruppo Giulia Adamo che, per fatto personale e limitatamente alla Finanziaria, ha votato no, come i deputati di Pdl, Pid e Fds. A determinare la protesta dell'Adamo, che nei giorni scorsi si era impegnata per ottenere un finanziamento di nove mln per i porti turistici, la decisione del presidente della Regione di portare in aula per l'approvazione uno stralcio della Finanziaria, rinviando le riforme collegate, che peraltro erano state abbondantemente discusse e concordate nel corso della notte precedente anche con i capigruppo dell'opposizione, a leggi specifiche di settore. Lombardo ha poi spiegato, in sede di replica, che poco prima del ritorno in aula per la discussione, l'opposizione gli aveva comunicato che non ci sarebbe stata alcuna tregua e che si sarebbero dovuti discutere tutti gli articoli, uno per uno con gli annessi duemila e passa emendamenti. Il che avrebbe significato protrarre il dibattito non per qualche ora, ma per settimane. A questo punto è stato ritirato il maxiemendamento di ben 90 pagine. Da qui la "Finanziaria snella, anzi snellissima", contenuta in 17 articoli, un vero record per la Regione da quando esiste l'istituto della Finanziaria. Tutti gli articoli, infatti, sono stati esaminati e approvati in meno di un'ora. Ma questo non è il solo record demolito ieri dall'Ars. Per dichiarazione di voto, solitamente in passato, limitate agli interventi dei capigruppo e di qualche deputato che intendeva differenziarsi, questa volta, sono intervenuti ben 42 deputati. Di fatto un nuovo dibattito, protrattosi ininterrottamente per oltre sei ore, nel corso del quale non sono stati risparmiati scambi d'accuse, insulti, e perfino un ceffone (nella diatriba tra Scilla e Mancuso). "Avremmo voluto - ha dichiarato il capogruppo Pd Antonello Cracolici - una manovra coraggiosa ma ci sono stati problemi politici e formali che avrebbero reso faticosissimo il percorso della manovra. Così abbiamo dovuto scegliere una strada: io ad una finanziaria marmellata' che magari sarebbe servita a qualche deputato, preferisco una finanziaria snella che serve alla Sicilia". "Quella appena approvata – ha spiegato Lombardo – è una legge finanziaria che torna ad assumere la sua funzione propria, abbandonando la consolidata ed annosa abitudine di trasformala in una norma che ospita ogni sorta di provvedimento legislativo, spesso improprio".
"Devo, però, sottolineare - ha aggiunto Lombardo - che è stato raggiunto l'obiettivo principale che ci eravamo posti: il mantenimento di una finanziaria di rigore. Un obiettivo che è stato raggiunto grazie ai quasi 200 milioni di minori spese complessive". "Nonostante il mantenimento di questo rigore siamo riusciti a portare a compimento risultati importanti come la norma sulla rinaturalizzazione della Regione e a garanzia dell'attività degli operatori del settore". "Abbiamo sventato un golpe: un pezzo del centrodestra, in accordo con chi a Roma lavora dall'interno del governo Berlusconi per affondare la Sicilia ha commentato il vice presidente dell'Ars Camillo Oddo - ha remato contro per sabotare la manovra finanziaria. Ma non ci sono riusciti". "Per la prima volta in 10 anni - ha ricordato il deputato questore dell'Udc Giovanni Ardizzone - viene votata una vera finanziaria, una norma che finalmente provvede seriamente al contenimento della spesa. Se non fosse stato per la contestata tabella H, il risultato sarebbe stato perfetto. Speriamo - ha concluso - che questo sia il giusto avvio di un nuovo corso".
"Realizzeremo le riforme che speravamo di potere già approvare con la finanziaria – ha assicurato il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo - con specifiche leggi di settore che dovranno essere varate in tempi brevi. Temi come la formazione professionale, la riforma degli appalti, il sostegno ai settori produttivi per la crescita e il lavoro saranno affrontati, già nelle prossime settimane. Dieci anni di mal governo di centrodestra e la politica antimeridionale del governo Berlusconi - ha aggiunto Lupo - hanno devastato il bilancio della Regione". A queste riforme, dal momento che l'invito è stato subito accolto dal presidente dell'Ars Cascio, si aggiunge quella del regolamento interno, sollecitata dal capogruppo del Mpa Francesco Musotto e da Giuseppe Picciolo del Pd.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/1/2011
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