Giovanni Rosa
Monticelli d’Ongina è un paese del piacentino e nel vecchio ospedale le mamme erano assistite dal dott. Braibanti che operava il “parto dolce” secondo Le Boyer.
I genitori sceglievano la musica che veniva diffusa durante il parto, le luci erano soffuse e il padre assisteva e sosteneva la compagna e operava al termine il taglio simbolico del cordone ombelicale.
Il bambino partorito veniva appoggiato sul ventre della madre e immerso nell’acqua calda e massaggiato senza nessun tipo di stress o colpi sulle natiche. Non mi dilungo oltre nella descrizione di un metodo che in quei tempi affascinava le molte mamme che decidevano di giungere in quel di Monticelli.
Mi ha ricordato il fatto l’incontro con una di quelle mamme che come prassi consegnò la cassetta della musica scelta da diffondere durante il parto. Siccome molte volte i genitori erano coppie di fatto, anche il padre veniva ospitato come “paziente”.
Ho vissuto quei tempi e condiviso con molte mamme la ricerca del luogo ove fosse possibile il “parto dolce” poi venne il metodo del “parto indolore”. Alla base di tutto una collaborazione tra la Ostetrica e lo Specialista Medico, una professionalità ed una esperienza di anni di duro lavoro.
Ho cominciato ad avere i miei dubbi quando cercai di far capire ad un Amministratore che aveva deciso di trasferire un esperto operatore del reparto di lasciarlo nell’incarico che aveva svolto con perizia per molti anni.
Non ci fu niente da fare il bravo operatore venne trasferito, davanti alle mie proteste il potente personaggio rispose che a lui non interessava questo o quello a lui interessava soltanto che in ogni posto ci fosse una persona con il camice!!
Da dieci anni ho abbandonato anche io il camice, condivido ancora le problematiche sanitarie, mi rimane la consolazione di gustare la compagnia di due galline pensionate, una chioccia e nove meravigliosi pulcini!!!!!
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/25/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!