Opere pubbliche, "sparita" la ditta Scuttari

Opere pubbliche, "sparita" la ditta Scuttari Lipari- L’Impresa Scuttari di Chioggia latitante non solo a Ginostra, dove ormai si sono perse le speranze che i lavori possano concretamente iniziare, ( sarebbero dovuti terminare il 28 giugno prossimo) , ma adesso anche a Lipari, dove a Marina Corta rimangono fermi i lavori di messa in sicurezza, e a Sottomonastero, dove non si è neppure aperto il cantiere nonostante sia stata sbandierato, più volte, il completamento presso il bacino sardo di Oristano, di 4 dei 5 cassoni che dovrebbero essere apposti per creare il dente di collegamento , sempre nell’ambito della messa in sicurezza dei porti. Ma cosa accade all’Impresa, sparita con uomini e mezzi, che sembrava aver messo la quarta, e che piano piano ha scalato le marce, fino a ritrovarsi ad andare in retro? Una metafora che ben si sposa per una situazione che a Ginostra come a Lipari sta creando malumore e proteste, e c’è giù chi è intenzionato a rivolgersi alla Procura per i danni che potrebbe subire a causa del fermo dei lavori. Ma l’amministrazione comunale, tanto fiera dello svolgimento delle gare d’appalto , ricordiamo in particolar quasi la festa all’atto della consegna dei lavori di Marina Corta, adesso cosa fa? Subisce , silenziosamente, ciò che decide l’Impresa? A quanto pare non è così. “Stiamo attendendo – ci ha dichiarato il dirigente del settore tecnico Biagio De Vita- che l’impresa risponda alle nostre sollecitazioni. Una cosa è certa, se i lavori non riprenderanno, soprattutto a Marina Corta, dove la situazione di stallo potrebbe creare seri problemi per il traffico dei barconi estivi, e non solo, si procederà a diffidare l’Impresa”. Ma c’è di più , il sindaco ha annunciato che, dopo le diffide si andrà oltre: ovvero il comune richiederà il risarcimento dei danni. Ma perché arrivare a questo punto? Sarebbe auspicabile che , al più presto si convochi la ditta per comprendere quali siano i problemi, e si cerchino di superare, laddove possibile, evitando di aprire contenziosi che si tramuterebbero, inevitabilmente, in lavori lasciati a metà o neppure iniziati , con le conseguenze che si possono ben immaginare. Tra Marina Corta e Sottomonastero, come è noto , gli appalti in totale ammontano a circa 6 milioni di euro , a questi si aggiungano i poco meno di 2 milioni, tutti aggiudicati da una sola impresa. Tra i più impellenti, abbiamo detto, il completamento di Marina Corta, dove ci sarebbe un problema di posizionamento dell’ultimo cassone, che richiederebbe l’intervento dei sub, e i lavori al molo di Ginostra, dove si teme che il molo, privo ormai di protezione, possa subire il colpo di grazia. Alle promesse fatte a suo tempo dall’ingegnere Eugenio Feraco, dell’Impresa Scuttari , in pochi ormai credono. Che ci sia altro sotto questa situazione, ad oggi non è dato sapere…

, a cura di Tiziana Medda