Provincia di Messina al Mpa ?

Gazzetta del Sud Alessandro Tumino Si va sempre più verso una sorpresa clamorosa nelle candidature "messinesi" per le Amministrative, in particolare quella per la presidenza della Provincia. Attraverso un lungo confronto tenutosi ieri sera a Catania fino a tarda notte tra il presidente della Regione Raffaele, Salvatore Lombardo, i coordinatori regionali di An e Udc, Giuseppe Scalia e Saverio Romano l'europarlamentare di Forza Italia Giuseppe Castiglione (il coordinatore azzurro Angelino Alfano era a Roma, come ministro della Giustizia) si sarebbe raggiunto un pieno accordo in relazione al "caso" delle due candidature già ufficializzate dal Partito delle Libertà messinese assieme all'Udc ma senza il preventivo accordo con l'Mpa. Resta confermata, dal Pdl questa volta assieme all'Mpa, la candidatura dell'ex sindaco e deputato regionale Giuseppe Buzzanca mentre la Provincia di Messina verrebbe assegnata "in quota all'Mpa", probabilmente o all'attuale presidente della Provincia, Salvatore Leonardi o all'on. Carmelo Lo Monte già candidato dal solo Mpa e che adesso verrebbe sostenuto anche dal Pdl. Nanni Ricevuto, deputato uscente forzista, dovrebbe trarne le conseguenze e compiere un passo indietro. E svanirebbe anche il sostegno annunciato nei giorni scorsi dall'Mpa messinese per il candidato di Risorgimento messinese Fabio D'Amore. Leonardi, da noi contattato in tarda sera, resta prudentissimo: «Finora non ho ricevuto alcuna telefonata, qualche "voce" l'ho sentita ma non so fino a che punto corrisponderà al vero». Lei incarnerebbe, in un certo senso, una possibile scelta dell'Mpa per ritrovare l'accordo "con il Pdl", sarebbe in un certo senso "in quota" del Movimento per l'Autonomia? «Nonostante quel che si è detto, io non ho aderito all'Mpa. È vero, invece, che tra me e il presidente Lombardo esiste un rapporto di stima reciproca, che si è coltivato soprattutto nelle riunioni dell'Urps». Ma lei non doveva chiudere con una politica che non le piaceva più? «Le mie perplessità espresse negli ultimi tempi restano confermate, e dovrei valutare, se la notizia venisse confermata, le condizioni che ci sarebbero per operare bene». Sorpreso dalla notizia anche Peppino Buzzanca: «La Provincia all'Mpa? Credo che le scelte siano già state prese, Ricevuto resta candidato, almeno per quanto mi riguarda. Verrebbe meno tutto l'accordo, a me non starebbe più bene; bisognerebbe rivedere tutto». Intanto, sul fronte della Sinistra, è stata definita la proposta di Rifondazione Comunista per la candidatura alla presidenza dell Provincia. «La personalità da noi individuata, e che proponiamo al Partito dei Comunisti Italiani, così come ai movimenti e alle associazioni – annuncia il segretario provinciale di Rifondazione, Filippo Giunta – è quella del dott. Nunziante Rosania, direttore dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona, personalità molto stimata». La valutazione del Pdci potrebbe legarsi alla scelta del candidato a sindaco. La reinvestitura ufficiale, per primo cittadino, di Rosario Ansaldo Patti, da parte dei vertici di Rifondazione (con Comitato Pendolari dello Stretto e Rete di Ecologia sociale) è tuttora all'esame del direttivo cittadino del partito di Diliberto ed è probabile che sia presentata la lista del Pdci apparentata con la candidatura di Ansaldo Patti.Tornando al fronte dell'Udc, dopo il botta e risposta consumatosi sabato tra Carmelo Torre, segretario cittadino dell'Udc a Barcellona, ed il segretario provinciale Michele Caudo in merito alla presentazione "messinese" delle candidature di Buzzanca e Ricevuto, arriva un nuovo affondo di Torre e una dura replica di alcuni esponenti barcellonesi del partito. Scrive Torre: «Prendo atto del fatto che le scelte dei candidati a sindaco e presidente della Provincia sono state prese da 5 persone, i deputati D'Alia, Naro e Ardizzone e dai segretari Caudo e Santalco. La base non è stata completamente presa in considerazione e lo testimonia il fatto che non sono stati mai convocati la direzione e il comitato provinciale». Scrivono Natale D'Amico (componente del Comitato regionale), i dirigenti Udc di Barcellona Walter Alosi, Angelo Sottile e Aldo Campo, i consiglieri comunali Franco La Rocca e Franco Calabrò: «Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni rese da Torre sulla Gazzetta. Non possiamo condividere il contenuto del suo documento. Torre è un esponente dell'Udc di Barcellona ma non può parlare a nome di tutto il partito. Ci dissociamo da tale iniziativa di Torre».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/12/2008

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