Riceviamo e pubblichiamo:
Abbiamo resistito alle penurie di 2 guerre mondiali non ci faremo
cancellare dal Governo Berlusconi!!!
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art.16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente Gianluca Galletta
Da tutta Italia, anche dalle Eolie con Leni, per dire no all'accorpamento dei comuni sotto i mille abitanti. I rappresentanti dei piccoli borghi si sono riuniti ieri in piazza Montecitorio per la manifestazione dell'Ancpi. Una manifestazione colorata e rumorosa che ha già avuto un esito positivo nell'incontro a Palazzo Chigi, di una rappresentanza dei sindaci con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. «Ci ha garantito che non ci sarà la costrizione all'accorpamento ma chi vuole lo potrà fare in maniera autonoma - dice il presidente dell'Ancpi, Franca Bigio - . Ci ha rassicurati e si farà portavoce della nostra richiesta di stralciare l'articolo 16 dalla manovra presso i gruppi parlamentari ed i ministri. Non ci ha però garantito l'esito» . Gli stendardi dei comuni e manifesti a lutto che annunciano la morte dei propri comuni come «Marsaglia chiuso per lutto» riempiono la piazza, mentre si canta l'inno di Mameli. Altri invece attaccano gli stipendi dei deputati «Cari politici risparmiate su di voi e non su chi lavora gratis» invita un cartellone. «È stato un colloquio schietto - spiega - Il sottosegretario Letta ci ha ascoltati e garantito attenzione. Noi chiediamo però lo stralcio dell'articolo 16 della manovra, che prevede l'accorpamento dei piccoli centri».Accorpamento che, a detta della Biglio, «non ci sarà». Sebbene il sottosegretario Letta non abbia potuto assicurare lo stralcio della norma, ai sindaci ha spiegato che sulla questione: «Sarò il vostro portavoce, certo sicuro e determinato, delle vostre istanze. Sarò la vostra voce presso il Cdm, il premier Berlusconi e i gruppi parlamentari. Voi siete la forza del nostro Paese, continuate così».
NUOVO EMENDAMENTO - Nonostante resti in piedi l'art. 16, a scongiurare l'accorpamento sarà un emendamento alla manovra, di cui oggi i sindaci hanno avuto una prima bozza. Questa prevede che la scomparsa dell'obbligo di associazionismo che «non c'è più, sia a livello di comuni confinanti che di ambiti ottimali fino a 5 mila abitanti: dunque, non si toccano i comuni che vengono salvaguardati cosi come la loro identità. Viene garantita - ha spiegato Franca Biglio - l'autonomia e l'identità istituzionale del comune: si parlerà infatti di istituzione comunale». Tutto questo, ha spiegato Biglio, «è già in atto: si tratta di autonomia gestionale e decisionale con l'obiettivo del risparmio». Nello specifico, per quanto riguarda i servizi, questi «Verranno gestiti in modo associato senza l'obbligo, da parte di nessuno, della scelta del partner: sarà l'amministrazione che scegliera il partner che non dovrà necessariamente essere confinante o avere un limite di abitanti. Grande libertà di scelta: questo - ha concluso Biglio - è federalismo».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/27/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!