Prefetto: sono al fianco degli eoliani

Prefetto: sono al fianco degli eoliani INTERVISTA AL PREFETTO DI MESSINA D. Prefetto, i giovani, in questi ultimi anni, soffrono di un disagio diffuso. Non sono stati risparmiati neppure i giovani eoliani. Secondo lei c’è una spiegazione? R. I giovani soffrono ovunque, ma alle Isole Eolie particolarmente . In questa terra subiscono una forte pressione data dal turismo, che stravolge in qualche modo la vita sociale della comunità eoliana nei periodi estivi. D’inverno, poi, costringe gli indigeni, amo definire così coloro che vivono nel luogo dove sono nati e vissuti, a confrontarsi con una realtà radicalmente diversa. E’ un fenomeno di sempre, come del resto nelle più grandi località turistiche del mondo. Ovviamente quando parliamo di giovani , parliamo di chi ha più bisogno di essere seguito, sorretto , indirizzato e sostenuto , di aver bisogno di esempi forti che , oggi, forse la società non riesce a sentire e a dare. Il giovane si trova a vivere in una terra splendida, quale è questa delle Eolie, di Lipari nello specifico, una realtà sicuramente prestigiosa, e piena di aspetti positivi , però, poi dopo, la realtà delle singole famiglie è fatta di una quotidianità che non sempre rifugge in tal modo. Il giovane , quindi, a compensazione di ciò, dovrebbe trovare nella famiglia e poi nell’esterno, esempi forti, e cioè positivi , condizionati e caratterizzati da persone che conoscono la loro funzione e sono artefici del loro ruolo e soprattutto sono consapevoli che queste trasmissioni, da essi medesimi ai loro figli, nipoti , vicini di casa, è un fatto fondamentale per connotare una terra e continuare la tradizione. Altrimenti avremmo nell’arco di 10-20 anni, una realtà che non avrà più le connotazioni di questa terra e questo sarà il depauperamento più sofferente che si può dare a queste isole. D. Spesso le Eolie, siano essi cittadini o Istituzioni, si rivolgono al Prefetto affinché possa intercedere ed interessarsi di alcuni problemi molto seri. Lei non si è mai tirato indietro. R. Sono vicino e al fianco degli eoliani, ed affronto i problemi insieme a loro, al loro fianco, perchè sono loro gli unici testimoni dei loro problemi e quindi possono essere i medesimi interpreti di quelle che possono essere le soluzioni. Gli esempi sono chiari: come quello della spazzatura di Panarea , per il quale nelle settimane scorse, a Palermo all’Agenzia dei rifiuti e delle acque c’erano anche il presidente della Circoscrizione e un dirigente del comune di Lipari, oltre ad altri soggetti interessati , oppure la riunione per l’interruzione dei trattamenti ai disabili, per la quale , a prescindere dalle soluzioni che ho appreso si sono trovate in queste ultime ore, ho sentito la necessità di mettere tutti attorno ad un tavolo, perché sicuramente è necessario trovare una continuità a questo importantissimo servizio , che non può mancare a chi, purtroppo, già soffre di una condizione penalizzante ogni giorno della sua vita. Un tavolo attorno al quale tutti possano prendere coscienza di questi aspetti . D. Tanto lavoro , quindi, per lei dalle Eolie? R. Come saprete sono stato anche nominato commissario straordinario attraverso apposito decreto del 23 gennaio scorso, e questo è un elemento di grande rilievo, ci sono molti problemi in queste isole, e questa autorità è molto vicina alle isole, , che sono parte integrante della provincia, e poi perché insieme ad altre località come Taormina o i Nebrodi sono fortemente caratterizzate da problemi legati al turismo, all’enorme flusso che si concentra in alcuni periodi dell’anno. Il sindaco, però, rimane un punto di riferimento , ed il Prefetto concorre con lui alla risoluzione, laddove possibile, dei problemi. D. Vi sono possibilità di vedere rafforzati gli organici delle Forze dell’Ordine presenti alle Eolie, almeno per il periodo estivo? R. Se io parlo con il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, egli è il primo conoscitore della realtà nella provincia e anche in queste isole. E’ il soggetto che più mi rassicura in queste circostanze. Certo alcuni eventi accaduti in queste piccole realtà, vedi la rapina a Vulcano, sono stati chiara testimonianza che può accadere anche qui ciò che , ogni giorno, accade sulla terraferma. Quindi devo essere sincero, si pensa ad una situazione non del tutto aderente a queste rassicurazioni. Certo non possiamo dimenticare che l’Arma è l’unica forza di Polizia presente in queste isole. C’è poi da osservare, e questo lo abbiamo già fatto altre volte, quanto , ad esempio, sia ridotto l’organico della Polizia Municipale, tanto da non potersi permettere di mandare neppure un vigile a Panarea o a Vulcano. Ecco che tutto è lasciato alla capacità dei cittadini e delle Istituzioni, ognuno per quanto possibile, di saper gestire l’ingresso di queste masse , anche giornaliere, e far si di avere una corretta e consapevole gestione di questo meraviglioso territorio. Non vorrei, però, che questa risposta appaia uno svincolare. E’ chiaro che le Forze dell’Ordine devono essere presenti e molto di più da maggio a settembre –ottobre , anche la Polizia di Stato , la Capitaneria di Porto. Ma voglio sottolineare che spesso, ad esempio, la Guardia di Finanza non si vede a terra, ma è vigile e presente con le sue motovedette e i suoi mezzi , nella cintura d’acqua antistante i porti anche delle Eolie. Tiziana Medda

, a cura di Tiziana Medda

Data notizia: 5/16/2008

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