Gazzetta del Sud
Palermo- Con l'approvazione dell'esercizio provvisorio per due mesi, sono state varate dalla giunta regionale alcune misure, tra cui il patto di stabilità regionalizzato, la sperimentazione di bilancio e l'eliminazione della "specialità" della legge 104 per i dipendenti pubblici (ossia niente più baby pensioni). Grazie a un'applicazione speciale della legge 104 possono lasciare il lavoro i dipendenti regionali, in certi casi, con 25 anni di anzianità, che scendono a 20 per le donne: «Abbiamo discusso e approvato la proposta di abolizione - dice il presidente Raffaele Lombardo - che ritengo prioritaria per eliminare privilegi e trattamenti particolari che certo non fanno onore alla nostra regione».
L'abolizione è stata ripetutamente sollecitata da più parti, e nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello. Tra i dipendenti regionali che ne hanno beneficiato, c'è l'ex segretario generale della Regione, e ora assessore alle Infrastrutture della giunta Lombardo, Pier Carmelo Russo che è andato in pensione ancora quarantenne, utilizzando la norma che lo permette nel caso si debba assistere un genitore gravemente malato.
«La Regione deve recuperare credibilità, altrimenti sarà terra degli sprechi» ha aggiunto l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao: «La nostra specialità regionale va letta in positivo, per quello che riesce a offrire a tutti e non solo a pochi».
La decisione di inserire la norma all'interno del disegno di legge sull'esercizio provvisorio - ha sottolineato l'assessore alla funzione pubblica Caterina Chinnici - è finalizzata ad accelerarne l'approvazione da parte del parlamento: «Infatti, il ddl che regola in modo più organico la materia, già approvato dalla giunta regionale a giugno su mia proposta e dalla prima commissione legislativa dell'Ars lo scorso 15 novembre, attende ancora il parere della Commissione Bilancio e del Comitato sulla qualità delle leggi». La norma abroga il diritto a usufruire di un sistema agevolato di pensionamento anticipato legato al grave stato di salute di un proprio familiare, applicando di fatto in Sicilia, la stessa normativa relativa ai dipendenti dello Stato. Con l'approvazione, da parte del governo nazionale di una nuova manovra correttiva, che prevede, tra l'altro, la modifica del sistema pensionistico - spiega l'assessore - non era possibile attendere oltre. La norma, che si è resa necessaria a causa del considerevole aumento di casi di pensionamento anticipato registrato negli ultimi anni tra i dipendenti regionali, consentirà di eliminare questa difformità di trattamento tra i pubblici dipendenti, garantendo così equità e rigore».
Intanto ieri il vicepresidente dell'Ars Santino Formica ha chiesto al governo di riconsiderare la possibilità di inserire nel ddl sull'esercizio provvisorio anche gli ottanta milioni previsti dal confinanziamento regionale per il settore della Formazione e poi i fondi da destinare alle zone alluvionate. «Si tratta di provvedimenti indispensabile - ribadisce Formica - per non paralizzare la Formazione già in affanno e con lavoratori allo sbando, e per rispondere alle attese di territori devastati dal maltempo che non possono attendere i tempi del Bilancio».
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/8/2011
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