Messina perderà tre deputati regionali

Gazzetta del Sud Francesco Celi È sempre stata dura approdare a Sala d'Ercole, specie da quando è stata introdotta la preferenza unica, ma in futuro lo sarà di più. La norma taglia-deputati votata dall'Ars, che riduce da 90 a 70 i parlamentari, comporterà una riduzione di eletti nel collegio provinciale messinese, come negli altri del resto. Non più 11 – il 12° parlamentare è scattato nel 2008, ma era accaduto anche in circostanze precedenti l'ultima consultazione, in virtù della ripartizione degli seggi che spettano all'opposizione sulla base regionale dei resti – ma 8. Cinque seggi in meno scatteranno a Palermo, da 20 a 16; tre in meno a Catania, da 17 a 14. La norma per diventare legge dovrà adesso essere approvata in doppia lettura, come previsto per le modifiche costituzionali, dal Parlamento: ai presidenti di Camera e Senato il compito di calendarizzarla al più presto. Che si tratti di un provvedimento anti-casta che spiana la strada, tra l'altro, all'abolizione delle Province in Sicilia, passo successivo e a questo punto ineludibile al di là delle prerogative statutarie isolane, è evidente: che i parlamentari regionali rappresentino il simbolo del privilegio è altrettanto indubbio, e non solo perché equiparati ai senatori della Repubblica, ma il "sentimento" di anti-politica non deve indurre in errori di valutazione. Il "costo" dei parlamentari non rappresenta la quintessenza dei mali, ma la spia più evidente, forse la più insopportabile, di uno status in una terra in cui il guadagno medio di ciascun lavoratore è di 1.281 euro al mese. Ancora più insopportabile è scoprire casi di corruzione: sebbene vi siano segreterie e persone di fiducia da sostenere, con questi stipendi ci si dovrebbe accontentare. Ma, niente fucilate nel mucchio: c'è chi fa politica con passione, onestà e rigore. Su altro, dunque, bisogna intervenire. E siamo solo agli inizi. A cominciare, ad esempio, dall'abolizione della legge 104, che consente ai dipendenti regionali di collocarsi a riposo a qualsiasi età per assistere un coniuge o un parente infermo: il passaggio potrebbe essere consumato a Palermo entro Natale. I vitalizi rappresentano un altro capitolo da affrontare, come gli stipendi e le pensioni degli alti burocrati; gli enormi sprechi che ovunque si annidano, dalle perverse dinamiche dei corsi di formazione all'esorbitante numero di enti di sottogoverno. Nel Messinese, pertanto, non saranno più eletti 11 (o 12) deputati regionali ma 8. Segreterie in fibrillazione, gli spazi si restringono, anche nelle liste. Nel complesso, 62 dei 70 parlamentari Ars saranno eletti con il proporzionale, gli altri 8 con i listini collegati ai candidati governatori. Si sta pensando di ridurre gli eletti nei listini, ma non si può escludere si metta mano alla legge elettorale. Le piccole formazioni hanno già chiesto venga abolito lo sbarramento del 5%. Quanto ai risparmi generati dalla norma taglia-deputati, si tratta di 35 milioni di euro in cinque anni. Ma, oggi, quanto guadagna un deputato regionale. La voce base in "busta paga" è di 5.390 euro al mese, con le indennità di carica si arriva a oltre 15.000 euro lordi. Alla voce base il presidente dell'Ars aggiunge 7.724 euro; i 2 vicepresidenti 5.148 euro; i deputati questori 4.642; i deputati segretari e presidenti di Commissione 3.316; 829 euro in più ricevono i vicepresidenti di Commissione, 414 i segretari. La diaria, che si aggiunge alla voce base, è libera da tassazione; di recente è stata ridotta, ma si tratta sempre di 3.500 euro al mese. È per tutti e a prescindere dall'indennità di carica. C'è poi un contributo forfettario di 10.095 euro l'anno per spese di viaggio; 13.293 euro l'anno per chi vive a meno di 100 chilometri di distanza da Palermo; 15.979 euro l'anno per chi risiede in un centro distante più di 100 km da Palermo e siccome non si deve penalizzare i palermitani, 6.646 euro l'anno vengono riconosciuti anche a chi risiede nel capoluogo siciliano. Per le spese telefoniche, 4.150 euro l'anno a ciascun deputato. Buon Natale, onorevoli. Anche da parte dei lavoratori dei servizi sociali messinesi, dell'Atm, di MessinAmbiente e di chi è stato negli anni strumento e vittima di una politica predona. Quanto guadagnano i deputati regionali La voce base in busta è di 5.390 euro al mese, con le indennità di carica si può andare oltre i 15mila lordi. La diariaè tax free: ovvero non viene tassata. Spetta a tutti i deputati, 90 oggi e 70 in futuro, e ammonta a 3.500 euro. INDENNITÀ DI CARICA Il presidente dell'Ars riceve un supplemento lordo, va da sé a prescindere da diaria e voce base, di 7.724 euro al mese. I 2 vicepresidentiArs ricevono un supplemento di 5.148 euro. I deputati questori, che sono 3, ricevono 4.642 euro. Segretari dell'ufficio di presidenza e presidenti di Commissione, in numero di 5 e 14, 3.316 euro ciascuno; vicepresidenti di Commissione e segretari di Commissione rispettivamente 829 e 414 euro. Contributo forfettario.Tutti godono di un contributo forfettario per spese di viaggio e trasporto su gomma di 10.095 euro l'anno. Chilometraggio.A chi risiede a più di 100 km da Palermo spettano 15.979 euro l'anno; chi risiede a meno di 100 km, ottiene 13. 293 euro; ai deputati palermitani spettano 6.646 euro l'anno. Telefono. Per tutti 4.190 euro l'anno.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/9/2011

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