Arresto Cannistrà, le indagini proseguono

Arresto Cannistrà, le indagini proseguono Ancora oscuro il movente, ma una delle ipotesi investigative è che Roberto Cannistrà, in gravi difficoltà economiche, sia stato sorpreso dalla vittima, Eufemia Biviano, rientrata dal supermercato, mentre rubava in casa. A quel punto avrebbe colpito la donna, uccidendola con un fendente alla gola. Quindi avrebbe chiuso con un lucchetto il garage, dove la donna versava in una pozza di sangue e si sarebbe diretto nell'abitazione della Bivona, dove si sarebbe lavato. Lasciando appunto tracce ematiche. Non si hanno ancora tracce del coltello, così come non è chiaro se dalla casa della vittima manchi qualcosa. Quella del furto non è l'unica pista battuta e peraltro in queste ore gli investigatori sarebbero sulle tracce di un complice. I carabinieri – che però ieri mattina in conferenza stampa non l'hanno voluto confermare – ipotizzano anche che l'uomo si sia ferito nel corso di una possibile colluttazione. E, infatti, ieri sera nel carcere di Gazzi, Cannistrà – difeso dagli avvocati Luca Frontino e Gaetano Orto – è stato sottoposto a ispezione corporale, proprio per verificare se abbia lesioni sul corpo. Escluso il movente sessuale definito «molto remoto» dal procuratore Francesco Massara. «Sui motivi che hanno spinto l'uomo a uccidere Eufemia Biviano le indagini sono in corso – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Domizi –. Nei prossimi giorni faremo piena luce anche sul movente dell'omicidio, in questo momento l'importante è aver assicurato l'assassino alla giustizia. Ma il risultato raggiunto oggi è frutto del grandissimo lavoro svolto in questi giorni da tutti. Sono state indagini complicate, abbiamo sentite 140 persone e abbiamo fatto diverse ipotesi investigative – ha proseguito Domizi – ma poi attraverso il Dna abbiamo stretto il cerchio e siamo arrivati all'identità dell'uomo. Durante le indagini tutte le persone che partivano dall'isola sono state controllate per evitare fughe. Abbiamo fatto anche decine di perquisizioni per monitorare incessantemente le persone sospette. Il delitto è stato messo in atto con un arma da taglio ma ancora non è chiaro di cosa si tratti». «Voglio fare i complimenti ai carabinieri – ha proseguito Massara – che in breve tempo sono riusciti a risalire all'uomo. E poi lasciatemi sottolineare l'ennesimo successo della Procura di Barcellona che in pochi mesi ha fatto luce su tre casi molto importanti, nonostante un vuoto di organico del 20%».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/4/2012

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